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buongiorno colleghi,
avrei bisogno un consiglio. Un contribuente ha preso residenza nella casa di proprietà del padre. Dopo poco tempo ha iniziato i lavori di ristrutturazione e accorpamento delle unità, con modifiche a tramezze, muri portanti etc: insomma, lavori molto importanti.
Ha presentato quindi denuncia di esenzione tari, ma risulta ancora residente.
come devo comportarmi? Come posso esentarla al pagamento se risulta ancora residente? Suo padre paga regolarmente l'imu come seconda casa.
grazie buon lavoro!

Confrontarsi con l'Edilizia privata per comprendere la tipologia di intervento edilizio e ciò che comporta: 1) se i lavori edilizi hanno una invasività tale da non consentire la presenza umana, l'abitabilità-agibilità e quindi una dimora abituale effettiva nella u.i.u. la permanenza della residenza anagrafica è inverosimile (a questo punto l'agevolazione avrebbe un senso, sulla base di ciò che prevedete nel regolamento, ma il finto residente dovrebbe dichiarare all'Ufficio dove dimora realmente, così tenendo conto di un componente dimorante in più nel temporaneo alloggio), informando per scrupolo l'Anagrafe dell'inattendibilità della iscrizione anagrafica, per le valutazioni di competenza (risata amara ); 2) se viceversa i lavori consentono una presenza umana e una residua abitabilità è ragionevole mantenere la residenza (e il pieno assoggettamento a TARI).
P.S. per qualche "strana" ragione sembra che la gente abbia paura di trasferire la residenza dove dimora e non capisco perché.. forse perché le sanzioni per le violazioni della legge anagrafica fanno ridere i polli?

Kaleb ha scritto:Confrontarsi con l'Edilizia privata ...

E qui la risata amara che la metto io . Toccato dalla dea fortuna chi non è nella mia (e temo diffusa) condizione.

Kaleb ha scritto:P.S. per qualche "strana" ragione sembra che la gente abbia paura di trasferire la residenza dove dimora e non capisco perché..

Benefici fiscali erariali collegati alla residenza, suggerimenti del commercialista per non avere troppi grattacapi nei cambi vari se uno ha un'attività, le utenze che solitamente penalizzano l'uso (domestico) non residenziale come tariffazione unitaria e durante i lavori di corrente ne serve parecchia. Ben vengano altre motivazioni che ora mi sfuggono o non ho il coraggio di scrivere (sono timido).

Kaleb ha scritto:forse perché le sanzioni per le violazioni della legge anagrafica fanno ridere i polli?

Sanzioni? Quali sanzioni? Vai in anagrafe, fai il cambio adesso e tarallucci e vino per tutti. Si prosegua con la seconda frase che ho scritto dopo la risata amara sull'edilizia privata.

All'interno e all'esterno della porta secondaria del mio ufficio (non quella da cui accede il pubblico, perché io ho il privilegio di avere una via di fuga in caso di pericolo) vorrei appendere il testo dell'articolo 97, comma 2, della Costituzione

I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.

per ricordarlo a me prima di tutto.
In quello dell'anagrafe mi aspetto:

L'anagrafe deve essere una fotografia della realtà.
(in deroga a quanto sopra, ndFil) Noi dobbiamo dare la residenza anche sotto ad un ponte.

Ancora mi chiedo come faccio a risultare antipatico a quasi tutti, boh!

Sempre piacevolemente ironico l'ottimo Firefil vedo che negli idilliaci rapporti con altri uffici comunali non sono un caso isolato

Grazie a tutti per le risposte. La casa è proprio messa male: proverò a scrivere al contribuente chiedendo di indicarmi la dimora abituale.. facciamo il tentativo..

Francy Bi ha scritto:...proverò a scrivere al contribuente chiedendo di indicarmi la dimora abituale...

Non voglio essere disfattista ma a che pro questa iniziativa? Potrà dirti quello che vorrà, non avrai alcun modo di verificare: ovviamente non hai riscontri anagrafici, potrebbe non avere alcun contratto (locazione/comodato) scritto, figuriamoci registrato, le utenze a nome di altri.
Rischi solo di essere doppiamente "preso in giro".
L'unica "arma" a tua disposizione è l'IMU, forse. Guarda se l'imposta è più elevata considerando l'area fabbricabile o la rendita catastale.
Usa il sistema che comporta pagamento più elevato:
1) se risulti residente NON puoi pagare come area fabbricabile, il fabbricato è comunque utilizzato, risultanze anagrafiche alla mano;
2) eh, beh... ma se abiti da un'altra parte non può esserci agevolazione per comodato gratuito (ammesso che l'abbiano chiesto) e con quel tipo di lavori non può che pagarsi sull'area fabbricabile.
Creano il torbido per poterci sguazzare? noi abbiamo affinato una vista incredibile, anche nel torbido. Nonché il sonar per supplire alla vista.
(anche se poi sfocerà tutto in un buco nell'acqua, tanto per stare in tema. Sono tornato disfattista)

Grazie per la tua risposta.
La casa è di proprietà del padre, che paga regolarmente l'IMU in quanto non residente lì con la figlia..

Da controlli effettuati abbiamo rilevato che alcuni contribuenti hanno preso la residenza subito dopo aver acquistato l'immobile e hanno avviato lavori di ristrutturazione. Quindi non versano IMU in quanto residenti e hanno chiesto anche esenzione Tari in quanto stanno facendo lavori di manutenzione straordinaria. Visto che tutto è diventato opinabile pagano Tari perché residenti ma non producono rifiuto urbano o pagano IMU? Abbiamo fatto anche controlli dove possibile sui consumi di luce e gas per verificare la dimora.