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Buongiorno. Chiedo cortesemente una vostra opinione in merito ad un questione che mi trovo a dover risolvere relativamente al trattamento Imu di una società che:
- da visura camerale risulta avere un ampio oggetto sociale: dall’edilizia in genere, all’esecuzione in proprio o per conto terzi di lavori in terra e muratura, costruzioni edili, ….acquisto, vendita, locazione di terreni e fabbricati …
- sempre nella visura camerale nella sez. 5 (attività, albi, ruoli e licenze) l’impresa risulta inattiva e la classificazione dichiarata ai fini Iva per l’attività prevalente è il cod. 68.10.00 – compravendita di beni immobili effettuata su beni propri,
- La società possiede un unica unità immobiliare ed ottiene per essa un permesso di costruire per trasformazione di un sottotetto in unità abitabile e opere di manutenzione straordinaria su altri piani del fabbricato ma i lavori edili sono stati commissionati a terzi;
- presenta dichiarazione Imu per l'immobile risultante dal nuovo accatastamento a fine lavori quale bene merce.
Ora il mio dubbio è il seguente: pur trattandosi di un'impresa che si qualifica come di “costruzione”, per questo immobile non lo è stata in quanto i lavori sono stati eseguiti da terzi; si direbbe che è paragonabile ad un qualunque privato che acquista un immobile e commissiona a terzi la ristrutturazione, poi lo rivende o lo tiene per se. Però, per il fatto che la società ha iscritto l'immobile in questione in contabilità tra le rimanenze finali, grazie a questo requisito può comunque beneficiare dell'esenzione Imu per beni merce anche se non ha provveduto materialmente all'esecuzione della ristrutturazione?
Grazie per l'attenzione.

non ritengo sia possibile

Segnalo risoluzione 11/DF dell'11.12.2013.
Parla di equiparazione in caso di interventi di incisivo recupero sull'immobile di cui al art. 3 comma 1 lett. c), d), f) del DPR 380/2001. Non certo di manutenzione straordinaria.

Per cui concordo anch'io sul non ritenerlo come bene merce.

La mia preoccupazione sta più nel fatto che la soc. non ha provveduto in proprio ai lavori. Per quanto concerne il tipo di lavori l'ufficio tecnico comunale ha qualificato i lavori come ristrutturazione visto credo il cambio di destinazione d'uso.

Riprendo questo topic perchè stiamo avendo più di un'impresa costruttrice che, facendo forza sulla risoluzione 11/2013, sostiene l'esenzione come bene merce anche per i fabbricati ante lavori.
Nella parte dove la risoluzione recita " Sulla base di tali disposizioni si ritiene, che nel concetto “ fabbricati costruiti” delle norme in esame possa farsi rientrare anche il fabbricato acquistato dall’impresa costruttrice sul quale la stessa procede a interventi di incisivo recupero, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettere c), d) e f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380."
Sostengono quindi che nel momento in cui inizio i lavori pago l'area edificabile, ma prima sono comunque esenti i fabbricati oggetto di intervento perchè acquistati al fine di ristrutturarli.
Per come la penso io, proprio perchè si parla di fabbricati costruiti dall'impresa, va da se che nei beni merce rientrano solo quelli post lavori o post costruzione, ma questa risoluzione comunque ha posto dei dubbi a più di un contribuente , che ovviamente la utilizza per non pagare nemmeno ante lavori/costruzione
Cosa ne pensate voi?