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Buongiorno,
chiedo una vostra opinione sul seguente problema:
Fabbricato D (vecchio capannone industriale) - nel 2012 era stato presentato dal proprietario un permesso di costruire per l'esecuzione di interventi di trasformazione ed ampliamento con demolizioni interne e sostituzione di copertura ecc.
Il Comune aveva concesso di pagare l'imu sul valore dell'area fabbricabile ai sensi del comma 6 art. 5 D.Lgs.vo 504/92 invece che sul 50% del valore del fabbricato preesistente in quanto il proprietario avrebbe dovuto ultimare i lavori entro tre anni.
Nel 2013 sul permesso di costruire è stata presentata un'istanza di proroga ai sensi dell'art. 30 comma 3 legge 98/2013, ora scaduta.
Si domanda se in relazione al fatto che ad oggi non sono ancora iniziati i lavori e che il permesso di costruire è ormai decaduto, sia stato corretto calcolare l'imu sull'area fabbricabile e non sul valore del fabbricato D (al 50%)?

Si ringrazia anticipatamente per la collaborazione.

se i lavori non sono mai iniziati l'imposta va (e andava) versata sulla rendita del D. Fa fede infatti la data di inizio lavori non quella di rilascio del titolo abilitativo

se non c'è mai stato inizio lavori la domanda non esiste

Se il fabbricato risulta essere inagibile per problematiche strutturali il versamento deve essere effettuato in base al 50% della rendita catastale. Il versamento sarebbe stato da versare sull'area edificabile dalla data di inizio lavori alla data di fine lavori.