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Richiesta precisazione sui comodati ai fini IMU e TASI

MessaggioInviato: 06/02/2016, 10:36
da milena
Buongiorno, nonostante i chiarimenti che stanno uscendo sui comodati io ho ancora questi dubbi:

- quando il legislatore esclude la possibilità di usufruire della riduzione prevista per IMU e TASI se il comodante possiede una terza "abitazione" (chiamiamola con il suo nome di uso comune visto che ci sono stati pasticci sul concetto di immobile) intenderà per intero o anche pro- quota? Faccio un esempio: A (comodante), ha la proprietà piena su abitazione data in comodato al figlio che la usa come abitazione principale, ha la proprietà piena sulla sua abitazione ed ha un 15% su una terza abitazione in Italia. A (comodante) può usufruire della riduzione?

- due genitori ed un figlio hanno la proprietà al 33,33% cadauno di una abitazione; i due genitori, ricorrendo tutti i requisiti previsti dalla nuova norma, vorrebbero stipulare il contratto di comodato a favore del figlio. Il mio dubbio è il seguente: si può dare in comodato una abitazione della quale non si è proprietari per intero? I due genitori, sommando le loro quote, arrivano al 66,66%. Proprio da un punto di vista civilistico è possibile dare in comodato una quota di un bene, in questo caso immobile oppure i comodanti (sommati) devono raggiungere la proprietà al 100%?

Grazie mille, per ora nessuno si è presentato per queste casistiche ma ad un corso al quale avevo partecipato alcuni anni fa, mi avevano trasmesso questo concetto.

Re: Richiesta precisazione sui comodati ai fini IMU e TASI

MessaggioInviato: 06/02/2016, 13:56
da lucio guerra
- quando il legislatore esclude la possibilità di usufruire della riduzione prevista per IMU e TASI se il comodante possiede una terza "abitazione" (chiamiamola con il suo nome di uso comune visto che ci sono stati pasticci sul concetto di immobile) intenderà per intero o anche pro- quota? Faccio un esempio: A (comodante), ha la proprietà piena su abitazione data in comodato al figlio che la usa come abitazione principale, ha la proprietà piena sulla sua abitazione ed ha un 15% su una terza abitazione in Italia. A (comodante) può usufruire della riduzione?

NO non deve essere posseduta alcuna quota di possesso su una "terza" abitazione

- due genitori ed un figlio hanno la proprietà al 33,33% cadauno di una abitazione; i due genitori, ricorrendo tutti i requisiti previsti dalla nuova norma, vorrebbero stipulare il contratto di comodato a favore del figlio. Il mio dubbio è il seguente: si può dare in comodato una abitazione della quale non si è proprietari per intero? I due genitori, sommando le loro quote, arrivano al 66,66%. Proprio da un punto di vista civilistico è possibile dare in comodato una quota di un bene, in questo caso immobile oppure i comodanti (sommati) devono raggiungere la proprietà al 100%?

OGNI PROPRIETARIO "COMODANTE" CONCEDE IN COMODATO IL BENE PER LA PROPRIA QUOTA DI POSSESSO PERCHE' LA RESTANTE QUOTA E' GIA' DI PROPRIETA' DEL COMODATARIO