da gsalurso » 10/02/2017, 15:10
Il problema è dovuto al fatto che molte società finanziarie utilizzano lo stesso contratto per i datori di lavoro privati (che pagano direttamente il TFR) e quelli pubblici che invece versano i contributi all'INPS che provvede al pagamento.
Nell'atto di benestare che, credo, il responsabile del personale/ragioniere ha firmato, c'è una clausola con l'Amministrazione si impegna, in caso di risoluzione anticipata del rapporto di lavoro, a trattenere dal TFR l'importo ancora dovuto per rate non pagate e versarlo alla finanziaria. Questo per un Ente pubblico non è possibile.
Per questo motivo, io cancello la clausola nel benestare e nella lettera di trasmissione aggiungo (in grassetto) una frase di questo tenore:
Questa Amministrazione, poichè non eroga direttamente il trattamento di fine servizio (o TFR) si impegna,in caso di cessazione del rapporto di lavoro prima della completa estinzione del debito, a comunicarlo tempestivamente a Codesta società ed altresì, a comunicare all’INPS (Ente tenuto al pagamento del trattamento di quiescenza e di fine rapporto) l’ammontare del debito residuo con Codesta società.
Legge di Good:
"Se hai un problema che deve essere risolto da una burocrazia, ti conviene cambiare problema." 