Salve tutti, vorrei porre una questione. Sono dipendente comunale di ruolo, recentemente mi sono trasferito presso altro comune e, in via transitoria, sono stato riassegnato in posizione di comando presso il vecchio ente per tre giorni alla settimana nelle more della copertura del mio ex-posto mediante analoga procedura di mobilità. Durante questo periodo ho avuto un ripensamento e ho deciso di fare domanda di ammissione a detta procedura; hanno altresì partecipato altri tre concorrenti. Il colloquio è stato condotto in modo palesemente forzato con l’intenzione di mettermi in difficoltà, e infatti la procedura è stata vinta da altro concorrente.
Al di là del fatto che potrei impugnare il provvedimento di approvazione della graduatoria, ed essendo tuttora in comando, vorrei sapere quanto segue: il comune comandatario non avrebbe dovuto immettermi nei ruoli senza fare neanche il colloquio? A tal proposito, l’articolo 30, comma 2 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, recita: “Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure
concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le
procedure di mobilità di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in
ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di
fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di
trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio”.
Ora, è pur vero che l’ente, stanti i vincoli assunzionali, non avrebbe comunque messo il posto a concorso, ma avrebbe, coma ha fatto, dato ad esso copertura solamente mediante mobilità in entrata, però ritengo che la ratio sia quella di non far ripetere al dipendente comandato una prova a dimostrazione dell’idoneità che già possiede, e che costituisce il fondamento del comando medesimo.
Sono pertanto tentato di contestare all’ente il mancato trasferimento nei propri ruoli a seguito della mia domanda, con prosecuzione della procedura, condotta come se fossi un concorrente qualsiasi, ossia non comandato.
Esiste giurisprudenza in merito?
Grazie.