L.190/2014 - Mobilità volontaria

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda ventura_dan » 06/02/2015, 21:35

[/i]

Se io non ho risorse per le assunzioni a tempo indeterminato, nelle percentuali stabilite dalla normativa vigente perchè non ho avuto alcuna cessazione nel 2014, nè nel 2015, ma ho avuto un'uscita per mobilità nel 2014, e magari ho già individuato un soggetto (non provinciale) che deve passare da me: non posso prenderlo?
La legge non dice Le regioni e gli enti locali, per gli anni 2015 e 2016, destinano le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato, incluse quelle derivanti da processi di mobilità...

Io ho destinato tutte le mie risorse (pari a 0) secondo le previsioni del presente comma. Ho assunto poi in mobilità. Quale violazione mi può essere imputata? Quale nullità?

Comunque, se per questa mobilità avessi individuato un dipendente provinciale, ancora meglio.[/quote]

...continuando nel ragionamento e provando a fare un esempio pratico:
mettiamo il caso che come dice anche v.giannotti la "cessazione anche per mobilità in uscita [...] è pur sempre cessazione di un personale di ruolo, e (che, invece) la relativa spesa la devo (la dovevo) destinare al personale in mobilità delle province" e che (continuando...) l'ente che assume per mobilità il medesimo personale di ruolo sta conseguentemente distraendo la relativa spesa (somma) dalla destinazione alla mobilità del personale delle province; mi viene da pensare... delle due, una! ...ossia, se io assumo un dipendente di altro ente è vero che sacrifico spesa (di personale), ma è pur vero che libero spesa nell'ente di provenienza; ...diversamente la situazione rimarrebbe semplicemente invertita.
Pertanto continuo a pensare dove (agendo così) non ottempero all'intento del legislatore che vorrebbe destinare sia la " spesa che il turn over, ovvero le capacità assunzionali" ai dipendenti da ricollocare delle province?

...confesso che ancora non sono riuscito a capire.
D.V.
ventura_dan
 
Messaggi: 40
Iscritto il: 05/02/2015, 11:58

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda vgiannotti » 06/02/2015, 22:15

La risposta sta nel secondo periodo del comma 424 “Esclusivamente per le finalità di ricollocazione del personale in mobilità le regioni e gli enti locali destinano, altresì, la restante percentuale della spesa relativa al personale di ruolo cessato negli anni 2014 e 2015, salva la completa ricollocazione del personale soprannumerario”. Se lo leggi bene parla di "spesa" e di cassazione di personale di ruolo (rectius a tempo indeterminato). Quindi se cessa un dipendente per mobilità, la relativa spesa la devo destinare per il personale da ricollocare delle province. Tale interpretazione è conforme al dato legislativo.
vgiannotti
 
Messaggi: 205
Iscritto il: 10/01/2015, 21:43

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda GiovannaS » 09/02/2015, 11:20

La mobilità non è cessazione ma cessione di contratto. Ce l'hanno detti in tutte le salse.

Io ho fatto anche un'altra riflessione (che può apparire strampalata, ma non è detto):
Abbiamo capito che la priorità è la ricollocazione del personale delle province.
Si tratta però di personale che, in un certo senso, lo stato vuole "eliminare" dalla quota "dipendenti pubblici", quindi li fa rientrare dalla "finestra" delle cessazioni (vere CESSAZIONI).
Se coprissero anche gli spazi lasciati dalle mobilità, non coprirebbero gli spazi delle "vere" cessazioni, ma "aumenterebbero" la spesa complessiva del settore "pubblica amministrazione".
GiovannaS
 
Messaggi: 156
Iscritto il: 12/01/2015, 12:48

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda planetario » 09/02/2015, 12:31

Scusate se reitero la domanda:
Tutto questo vale anche per le regioni a statuto speciale?
Grazie
planetario
 
Messaggi: 103
Iscritto il: 06/02/2015, 12:29

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda GiovannaS » 09/02/2015, 12:43

Non so se valga per le regioni a statuto speciale. ma, direi: se non chiudono le provincie delle regioni a statuto speciale, allora questo discorso non vale.
GiovannaS
 
Messaggi: 156
Iscritto il: 12/01/2015, 12:48

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda Paolo Gros » 09/02/2015, 12:43

credio di si a buon senso non c vedo come si possano escludere tali regioni dal ricollocare 20.000 provinciali
Paolo Gros
Moderatore Forum Tutto Pa

paologros1958@libero.it
paologros1958@gmail.com
Paolo Gros
 
Messaggi: 9429
Iscritto il: 02/01/2015, 8:57

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda GiovannaS » 09/02/2015, 12:58

Ma, se non erro, la ricollocazione (che segue la falsa riga dell'art. 33 D.lgs 165) avviene su base regionale. Quindi, se dalle province delle regioni autonome non abbiamo uscite, non dovremmo avere neppure ingressi nei comuni.
Se invece arrivassimo alla messa in disponibilità (art. 34bis), allora sarebbe un altro discorso.
Potrei comunque sbagliarmi.
GiovannaS
 
Messaggi: 156
Iscritto il: 12/01/2015, 12:48

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda ventura_dan » 09/02/2015, 22:44

vgiannotti ha scritto:La risposta sta nel secondo periodo del comma 424 “Esclusivamente per le finalità di ricollocazione del personale in mobilità le regioni e gli enti locali destinano, altresì, la restante percentuale della spesa relativa al personale di ruolo cessato negli anni 2014 e 2015, salva la completa ricollocazione del personale soprannumerario”. Se lo leggi bene parla di "spesa" e di cassazione di personale di ruolo (rectius a tempo indeterminato). Quindi se cessa un dipendente per mobilità, la relativa spesa la devo destinare per il personale da ricollocare delle province. Tale interpretazione è conforme al dato legislativo.


...ciao Vincenzo!
Ho letto anch'io che parla di spesa, ma ... come dicevo nel post precedente, a mio avviso, la cosiddetta "spesa" in seguito ad una eventuale mobilità, ho la destino nell'ente A (provenienza) o in quello B (destinazione).
Sembra chiaro (o forse non lo è...) che ostacolando una mobilità volontaria, costringo un ente a non assumere ma nel contempo ne costringo un altro ad non liberare "spesa" per le finalità di ricollocazione proprio del personale soprannumerario.
Detto questo la risposta di ANGELO RUGHETTI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, agli interpellanti, proprio in merito alla ricollocazione dei dipendenti delle province e in particolare al comma 423, non lascia presagire tempi brevi, specialmente (in risposta a planetario e GiovannaS) per quelle Regioni a Statuto Speciale.
Riporto un estratto del testo.
Domande sul comma 423:
" -se, in attesa della emanazione da parte del Governo delle disposizioni contenenti i criteri per la
individuazione delle persone da collocare in mobilità, gli enti territoriali siano legittimati ad
individuare i dipendenti da collocare in mobilità e, in caso affermativo, con quali criteri, ossia
competenze assegnate al nuovo ente, anzianità, inquadramento e altro;
-se non ritenga urgente e doveroso assumere iniziative per procedere ad un definitivo chiarimento
sulle procedure e sui tempi di attuazione delle disposizioni di legge sopra citate, onde rimuovere
situazioni di incertezza ed evitare che si consumino scelte irragionevoli e arbitrarie nei confronti del
personale delle province;
"

Risposta:
"Relativamente alle due domande specifiche a cui lei faceva riferimento, nella legislazione vigente il
sistema che si è delineato individua tre momenti procedurali: il primo momento è la definizione della
nuova dotazione organica delle province che, come lei sa, secondo le indicazioni della legge di
stabilità, dovrà essere ridotta del 50 per cento e ciò individuerà un primo contingente di spesa da
destinare a quella dotazione organica e, quindi, non un elenco di persone ma un contingente di spesa;
ci sarà un secondo contingente di spesa che accompagnerà il personale, che è collegato alle funzioni
che sono regolate dalle regioni, e anche qui non parliamo di mobilità ma parliamo di persone che
svolgeranno la stessa funzione che svolgevano prima ma con un datore di lavoro diverso; poi,
abbiamo il terzo elemento della procedura, che riguarda la mobilità vera e propria, e che sarà
composto, cioè, da coloro che non troveranno allocazione né nel primo contingente né nel secondo
contingente e che, quindi, avranno bisogno di una ricollocazione in altri enti della pubblica
amministrazione. Questa è la mobilità vera e propria, questa è la mobilità ex articolo 30 del decreto
legislativo n. 165 del 2001, questa è la procedura di mobilità concreta che riguarderà una parte
limitata del personale oggi in servizio presso le province.

Questa mobilità dovrà essere fatta, come lei diceva, in un momento successivo all'emanazione delle
leggi regionali o all'eventuale potere sostitutivo dello Stato
, così come previsto dalla legge n. 56 del
2014, è verrà fatta in base a due elementi oggettivi: il primo è il decreto ministeriale contenuto nella
legge di stabilità, che dovrà definire i criteri in base ai quali verranno scelte le persone da collocare
in esubero, e verrà fatta in base a delle tabelle di equiparazione che consentiranno in modo
automatico di definire, di stabilire ex ante qual è il livello e la qualifica, retributiva e funzionale, nella
quale la persona, che sarà coinvolta da questa mobilità, sarà riallocata nel nuovo ente.
Per avvantaggiare e per facilitare questo lavoro, lo Stato sta elaborando, sta producendo una
mappatura di tutti i posti vacanti nell'amministrazione centrale, in modo da potere avere, regione
per regione, a livello di osservatorio regionale, un tavolo nel quale sono rappresentate tutte le
amministrazioni pubbliche, della Repubblica, su quel territorio, un elenco delle persone eccedentarie
e un elenco dei posti vacanti, in modo che in quella sede si possa poi organizzare una procedura di mobilità che sia, diciamo, meno faticosa possibile per i dipendenti ma che, soprattutto, abbia come
obiettivo finale il miglioramento della qualità dei servizi.
"


... e conclude

"Quindi, è un lavoro complesso ma mi sembra che, per rispondere alle domande che ella poneva, i
criteri verranno definiti successivamente e la procedura di mobilità sarà definita successivamente.


...mahh...

D.V.
ventura_dan
 
Messaggi: 40
Iscritto il: 05/02/2015, 11:58

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda Paolo Gros » 10/02/2015, 8:59

bastava... i
criteri verranno definiti successivamente e la procedura di mobilità sarà definita successivamente.

tanto queste sono le non-conclusioni
Paolo Gros
Moderatore Forum Tutto Pa

paologros1958@libero.it
paologros1958@gmail.com
Paolo Gros
 
Messaggi: 9429
Iscritto il: 02/01/2015, 8:57

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda vgiannotti » 10/02/2015, 20:47

Il discorso della neutralità della spesa non è neutra e la mobilità volontaria estesa ad altri enti ha natura elusiva della normativa. Così se emetto un bando di mobilità neutra lo faccio per coprire un posto vacante in dotazione organica e la relativa spesa. In questo caso ho occupato il posto e assorbito la relativa spesa. Andando sempre per esempi, la ricollocazione del personale provinciale sarebbe compromessa anche qualora il Comune attivasse a sua volta la mobilità in entrata (rendendo neutra la parita), in questo caso essendo le graduatorie formate a livello regionale, un eventuale spostamento di dipendenti potrebbe falsare una corretta ricollocazione di un dipendente provinicaile presente in una regione che, a seguito dell'occupoazione della mobilità esterna, vedrebbe compromessa la sua collocazione. Quello che sembra fattibile è invece la mobilità c.d. compensativa, o sumultanea o reciproca. In questo caso non svuoto nessun parte della dotazione organica che resta intatta, non sono obbligato a fare un avviso di mobilità , poichè procedo a domanda, non devo fare neppure la programmazione del personale (alla quale sono obbligato in caso di avviso di mobilità su un posto vacante).
vgiannotti
 
Messaggi: 205
Iscritto il: 10/01/2015, 21:43

PrecedenteProssimo

Torna a Personale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti

Paolo Gros

Esperienza come funzionario di un ente comunale. Tra gli ideatori e gestori del blog “Gli enti locali – Paolo Gros, Lucio Guerra e Marco Lombardi on web”.

Lucio Guerra

Responsabile Tributi e Informatica di una Unione di Comuni. Tra i gestori e moderatori del forum “Gli enti locali – Paolo Gros, Lucio Guerra e Marco Lombardi on web”.

Marco Sigaudo

Opera nel settore della PA da oltre 15 anni, l’esperienza acquisita è confluita all’interno di Studio Sigaudo s.r.l., società che offre servizi ad ampio spettro all’Ente.