L.190/2014 - Mobilità volontaria

Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda vgiannotti » 04/03/2015, 10:22

Il contrasto esiste ma è stato giocato male dal legislatore e la pezza ha cercato di metterla la circolare, la quale ha parlato di mobilità volontaria tout court e non distinguendola in quella neutra e in quella non neutra. Il risultato se non ci mette una pezza immediatamente il legislatore sarà quella che i Comuni e le Regioni attivino come provvista di personale quale alternativa assunzionale la mobilità "neutra" e non il riassorbimento del personale provinciale. Ciò rappresenta un duro colpo inferto al ricollocamento del personale eccedentario. Nulla quaestio sulle argomentazioni fornite dal Collegio contabile lombardo, ma il risultato sarà il seguente:
- se ho capacità assunzionale di 100, i Comuni preferiranno assorbire in via prioritaria con la mobilità volontaria "neutra" le proprie dotazioni organiche, assorbendo tutte e 100 la spesa con le stesse. Provvista alternativa di personale;
- se poi si dice che l'assorbimento del personale eccedentario non rileva nella spesa ai sensi dell'art.1 comma 557 legge finanziaria 2007, allora è facile rispondere che gli attuali tagli d.l..66/2014, dl 95/12, legge di stabilità 2015 e mancata attribuzione dei 625 Milioni ai Comuni che avevano ricevuto nel 2014 la compensazione per il minor gettito TASI, il quadro è complesto in quanto non ci sarebbero risorse sufficienti per eccedere nelle assunzioni ulteriori.
Il contrasto c'è e non era questa la soluzione della circolare che è stata ribaltata dai due pareri dei giudici contabili. La stessa Corte siciliana si rende conto nelle sue premesse che ciò restringerà la ricollocazione. Brutta questione per il personale provinciale, la cui pianificazione di riassorbimento è nata male e finirà peggio.
vgiannotti
 
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda ventura_dan » 04/03/2015, 12:36

La stessa Corte siciliana si rende conto nelle sue premesse che ciò restringerà la ricollocazione


La corte Siciliana parlando dei vincoli di destinazione delle risorse assunzionali e dell'eventuale ricollocazione del personale, ne ipotizza delle criticità se "Tale vincolo" viene "inteso riferito a ciascun singolo ente"
Quello della ricollocazione del personale soprannumerario, presso gli enti territoriali più prossimi a gli enti disciolti, è sicuramente uno dei principi al quale bisognerà ispirarsi all'atto della ricollocazione medesima, ma non è (...e non potrebbe essere) l'unico e ancor meno quello più importante.

Questo proprio a salvaguardia degli stessi dipendenti, che invece, come giustamente rilevato dalla corte dei conti Lombardia, possono essere utilmente ricollocati in tutto il territorio (...se vogliamo regionale prima e nazionale poi).
Dice infatti la corte:
"Al riguardo [...] dal dato normativo di riferimento non pare ricavarsi alcun indice dal quale poter inferire che il singolo Ente possa fare riferimento al solo personale della provincia di appartenenza, facendo, di contro propendere, come visto, per la soluzione opposta la ratio stessa dell'intervento normativo in esame."

se ho capacità assunzionale di 100, i Comuni preferiranno assorbire in via prioritaria con la mobilità volontaria "neutra" le proprie dotazioni organiche, assorbendo tutte e 100 la spesa con le stesse.


...non è detto!
Sono molti gli enti che hanno tutto l'interesse ad assumere (anche personale da ricollocare), ma come detto in un post precedente, sempre con un occhio rivolto alle proprie esigenze e alla propria programmazione.

Ricordo inoltre, come indicato dalla corte, che solo la mobilità volontaria avvenuta in presenza di una correlata riduzione dei posti in organico di uno dei due enti, esclude la possibilità di considerarla neutra (come nel caso di mobilità dalle province agli altri enti)

Ribadisco quindi:
...mettendo per un attimo da parte "capacità assunzionali", "turn-over", "spesa" e "maggiore costo" ... per i quali pensavo di aver già chiarito la mia idea sul perché (questi) non entrano in gioco nella individuazione dei motivi per i quali la mobilità volontaria (attualmente) non è fattibile (... se non rischiando, ovviamente, di incorrere nelle sanzioni che sappiamo)...
provo a parlare dei posti in dotazione organica aiutandomi con i numeri (per semplicità di esposizione):
ente A:
posti in d.o. disponibili 1

ente B:
posti in d.o. disponibili 1

mobilità volontaria di 1 dipendente da (ente A) verso (ente B)

situazione dotazione organica aggiornata:
Ente A posti disponibili in d.o. 2
Ente B posti disponibili in d.o. 0


In conclusione:
Brutta questione per il personale provinciale, la cui pianificazione di riassorbimento è nata male e finirà peggio.


...concordo
ventura_dan
 
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda GiovannaS » 04/03/2015, 12:40

Io non sarei così catastrofica.
I comuni stanno aspettando i dipendenti provinciali a braccia aperte, Perchè non si sbrigano a definire gli esuberi? Magari potremmo fare delle convenzioni e proseguire con la gestione. Al momento siamo tutti bloccati.
In via di ragionamento, concordo in pieno con l'interpretazione della CdC: l'assorbimento dei dipendneti provinciali non puà essere considerato neutro per le finanze statali, ma va ad usare solo spazi assunzionali.
Se un dipendente mi è uscito in mobilità, non poso inserire nel comune un dipendente provinciale, perchè non avrei più la neutralità della spesa: o mobilità, o niente. E' più facile che si resti con "niente". Cioè: va bene assorbire i dipendenti provinciali, ma non esageriamo con gli "impegni" di finanza pubblica!
Inoltre, perchè bloccare possibili mobilità per profili "infungibili" o di difficile reperimento, come gli agenti di polizia locale? A me ne serve uno e sappiamo che per la Provincia non dovranno essere inseriti tra gli esuberi!
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda AndreAnte » 04/03/2015, 14:01

Per riassumere, vediamo se ho capito, mi sembra che i comuni abbiano più di una possibilità di impedire i trasferimenti di dipendenti provinciali (leggesi la paura del comune interpellante la sezione lombarda di dover assorbire anche i provinciali di altre province):

a) non consumare le quote di turn-over e accumularle nel biennio 2015-2016 cosi da poter espletare concorsi nel 2017 a valere sul risorse del triennio, a graduatorie vigenti ormai scadute;
b) procedere con la mobilità neutra (che appunto non consuma quote di turn over, alla quale potrebbero partecipare i provinciali ma senza diritto di precedenza e comunque non quelli dichiarati - fra meno di un mese - in esubero);
c) cancellare i posti vacanti in pianta organica per impedire blitz dello stato da riassorbimento obbligatorio (sta succedendo ovunque) ;
d) bandire concorsi a tempo determinato (ma inferiori ad un anno, per via del dl 90 giusto?) o utilizzare le graduatorie a tempo indeterminato per assunzioni a tempo determinato;
e) procedere all'utilizzo fuori dal normale orario di lavoro di personale di altri enti per comuni inf 5000 ab con l'assurdità che questi enti dovrebbero già esercitare le funzioni in unione o convenzione e quindi non si capisce come la legge consenta prestazioni straordinarie di questo tipo;

Se ho compreso è straordinario..
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda AndreAnte » 04/03/2015, 14:13

C'è anche un'altra cosa che non capisco sulle categorie infungibili:


se un comune necessità di un istruttore degli affari demografici? La provincia non ne possiede.. quindi che si fa?
AndreAnte
 
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda kkk1972 » 04/03/2015, 14:20

Se è così allora definiamo gli istruttori amministrativi che lavorano in ogni singolo ufficio: "istruttore degli affari demografici", "istruttore dei servizi di segreteria generale", "istruttore alle attività produttive", "istruttore ai servizi tecnici ad indirizzo amministrativo", ecc.
A me sembrerebbe una chiara elusione delle norme.
Adesso che gli esuberi interessano le Province, nei comuni si cerca di evitare a tutti i costi l'arrivo dei "provinciali"... speriamo che quando gli esuberi interesseranno i Comuni, gli altri non si comportino così...
kkk1972
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1. Se non cito leggi o altri documenti quello che scrivo è solo una mia opinione, quindi non fidatevi troppo.
2. Prima di aprire un nuovo post, usate la funzione [cerca], magari c'è già la risposta che vi serve... ;)
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda GiovannaS » 04/03/2015, 14:39

Istruttore amministrativo è amministrativo.
Io sto utilizzando educatori asili nido per fare gli istruttori amministrativi.
Magari mi arrivasse un istruttore amministrativo puro e semplice. Non ci vuole tanto ad imparare le questioni basilari del front office dei demografici!
Non mi pare proprio che stiamo impedendo l'assorbimento delle province, ma, se mi serve un vigile, che faccia servizio esterno, quello mi serve. Non posso prendermi un amministrativo. A meno che non mi dicano che lo posso fare, ma ad oggi non mi pare proprio. Io ho compilato e inviato alla provincia una lista di fabbisogni piuttosto lunga e spero venga completamente coperta.
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda REGA » 04/03/2015, 18:01

In merito alla discussione della mobilità vi sono già due sentenze della Corte dei Conti della Lombardia n° 85/2015 e della Sicilia n ° 119/2015 che smentiscono la circolare n° 1 Madia pubblicate sul Sole 24 Ore Enti Locali di oggi
http://www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda scheggia » 04/03/2015, 18:15

AndreAnte ha scritto:C'è anche un'altra cosa che non capisco sulle categorie infungibili:


se un comune necessità di un istruttore degli affari demografici? La provincia non ne possiede.. quindi che si fa?



si....magari anche biondo.

ho personalmente conosciuto un vigile che stava all'ufficio personale.
una che stava all'ufficio tributi...passare a fare i concorsi e mobilità...

se poi ci vogliamo attaccare cercando di eludere la norma.

che poi nelle mobilità si valuta la figura in base alle mansioni che svolge...dichiarate nel curriculum.

tranne casi tipo geometra, ass. sociale ecc....
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Re: L.190/2014 - Mobilità volontaria

Messaggioda ventura_dan » 04/03/2015, 18:41

Sulla riforma delle province e delle città metropolitane, segnalo anche le schede di approfondimento del 25 febbraio scorso, con le quali le Sezioni riunite della Corte dei conti in sede di controllo hanno analizzato:
a) gli spazi per la riduzione ex L. n. 190 e D.L. n. 66 degli impegni correnti da parte degli enti di area vasta;
b) le stime degli esuberi occupazionali a seguito del riordino istituzionale, il turnover e le possibilità di mobilità verso altri enti del territorio nell’ambito delle ordinarie facoltà assunzionali.
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