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Gentili colleghi mi trovo ad affrontare un problema con il personale che il mio Ente ha stabilizzato a tempo indeterminato e part-time a 24 ore. Trattasi di 11 lavoratori.
Per necessità legate alla funzionalità dell'Ente si vuole far deliberare alla Giunta comunale un incremento, per l'anno 2015, di otto ore per ciascun dipendente, che pertanto lavorerà settimanalmente non 24, bensì 32 ore. La predetta integrazione oraria confligge con l'art. 41, comma 2, del D.L.66/2014? Nel senso che tale integrazione di 88 ore complessive settimanali che gli 11 lavoratori farebbero, può configurarsi come una qualche forma camuffata di assunzione che è vietata nel caso di non rispetto dei paramentri di cui al predetto articolo, che è il caso del mio Comune che non riesce a pagare le proprie fatture prima di 120 gg.?
Faccio presente che per con tale integrazione oraria l'Ente non supererebbe per le spese del personale, la media delle spese del personale per il triennio 2011-2012013 di cui al Decreto legislativo 90/2014.
Ringrazio sentitamente chi vorrà cortesemente rispondere al mio quesito.
Cordialità
Penna

Non sembra una soluzione percorribile per una serie di ragioni:
1) La programmazione dovrebbe prevedere le capacità assunzionali rispetto alle cessazioni dell'anno precedente, dalla quale sembrano esserci spazi per assunzioni;
2) La circolare n.1/2015 del Dipartimento sembra accettare il solo passaggio a tempo pieno, da prlevare sul turn over, con obbligo di destinare la parte restante (40% se ente soggetto a patto) alla mobilità del personale provinciale;
3) il passaggio a 32 ore di n.11 personale, legate alle esigenze di servizio non regge da un punto di vista logico, in quanto andrebbe coperto con le assunzioni del personale da ricollocare provinciale;
4) ha tutta l'impressione di un aggiramento delle disposizioni di cui al comma 424 legge di stabilità 2015, nella cui programmazione dovrà essere obbligatoriamente inserita sia la facoltà assunzionale che quella per mobilità, mentre si assorbirebbero spese da destinare al solo incremento di orario.
Preciato quanto sopra, seguendo la circolare della Funzione Pubblica, assorbirei nel 2015 il passaggio di personale che copre il turn over con passaggio a tempo pieno, e destinerei la restante percentuale del 40% alla mobilità dei profili professionali del personale provinciale.