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Indennità di posizione per nuove responsabilità in Unione

MessaggioInviato: 09/11/2016, 10:30
da consav
In riferimento a quanto indicato in oggetto, chiedo se possibile aumentare l'indennità di posizione a personale dipendente del Comune che svolge funzioni di responsabilità anche in Unioni di Comuni (creata dai comuni per lo svolgimento delle funzioni associate), dove lo stesso è distaccato?
L'indennità deve essere erogata dal comune o dall'Unione, nel caso in cui fosse possibile riconoscerla?

Re: Indennità di posizione per nuove responsabilità in Union

MessaggioInviato: 09/11/2016, 11:10
da Paolo Gros
a personale dipendente del Comune che svolge funzioni di responsabilità anche in Unioni di Comuni ...la po puo' essere portata a 16.000 euro massimi e corrisposta in % a rimborso da parte dell'unione .

Re: Indennità di posizione per nuove responsabilità in Union

MessaggioInviato: 09/11/2016, 12:23
da consav
tuttavia leggo:
L’incremento del fondo e le indennità delle posizioni organizzative
Nei comuni senza dirigenti, in cui le risorse per le indennità di posizione e di risultato dei titolari di posizione
organizzativa sono finanziati da risorse di bilancio e non dal fondo per la contrattazione decentrata, le amministrazioni
sono impegnate a garantire che non aumenti il tetto complessivo di queste risorse, potendo operare delle variazioni al
loro interno. In particolare, tagliando le risorse per il salario accessorio delle posizioni organizzative e destinando
queste risorse a compensare l’incremento del fondo per la contrattazione collettiva decentrata integrativa.
Possono essere così riassunte le principali indicazioni contenute nella deliberazione della sezione regionale di controllo
della Corte dei Conti della Lombardia n. 205 del 30 luglio 2016, che amplia i margini di autonomia offerti alle singole
amministrazioni nella determinazione del tetto delle risorse destinato dalle amministrazioni locali al salario accessorio
delle posizioni organizzative.
Il parere riprende indicazioni contenute nella deliberazione della sezione autonomie della Corte dei Conti n. 26/2014;
in particolare leggiamo che “con l’espressione “l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al
trattamento accessorio del personale” deve intendersi – come era stato detto per l’art. 9, comma 2-bis, del DL n.
78/2010- ogni genere di risorse funzionalmente destinate ad offrire copertura agli oneri accessori del personale,
senza alcuna considerazione per l’origine o la provenienza delle risorse se non sotto il profilo della presenza di un
vincolo di destinazione giuridicamente rilevante”.

La spesa del personale delle unioni
Le unioni ed i comuni aderenti possono ripartirsi in modo flessibile gli oneri per il personale, ma occorre garantire il
rispetto in termini complessivi del tetto di spesa dei dipendenti. Possono essere così riassunte le principali indicazioni
contenute nel parere della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Piemonte n. 102 del 13 settembre.
In premessa viene ricordato che I punti di riferimento di cui tenere conto sono I seguenti:
a) articolo 32 del D.Lgs. n. 267/2000,
b) articolo 1, comma 450, lettera b), della legge n. 450/2014;
c) deliberazione della sezione autonomie della Corte dei Conti n. 8/2011.
Sulla base di questi riferimenti si può affermare che “ciascun comune dovrà procedere alla verifica del rispetto di tali
limiti mediante il criterio del ribaltamento della quota spesa di personale dell’Unione a lui riferibile. Non vi è
dubbio, peraltro, che i limiti di spesa normativamente individuati per ciascun comune restano indifferenti alla
presenza dell’Unione: un conto, infatti, sono le modalità di computo della spesa di personale, altra questione è
l’individuazione dei vincoli normativi per ciascun ente appartenente all’Unione”.
La deliberazione aggiunge che si deve disciplinare “nella convenzione una regolamentazione delle diverse funzioni
associate tale da garantire le predette forme di compensazione, escludendo in ogni caso qualsiasi aumento della
spesa della spesa per il personale che rimane soggetta ai vincoli stabiliti dalle disposizioni di coordinamento della
finanza pubblica”.

Re: Indennità di posizione per nuove responsabilità in Union

MessaggioInviato: 10/11/2016, 10:45
da Paolo Gros
non rileva assolutamente quanto esponi, se il soggetto e' dipendente del comune ed e' titolare di po ad € 12.810,76 quindi nel massimo e se viene convenzionato con l'unione per una % , la sua posizione puo' essere portata a 16000 ( altrimenti chi caspita lo farebbe!!!) e suddivisa pro quota tra unione e comune .