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La nota legge 68/99 prescrive che
"I datori di lavoro pubblici effettuano le assunzioni in conformita' a quanto previsto dall'articolo 35, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165..... salva l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 11 della presente legge.
le disposizioni di cui all'art. 11 sono quelle che rinviano alle convenzioni con i centri per l'impiego, all'interno delle quali - nell'ambito delle modalità di assunzione - può convenirsi anche la facoltà di chiamata nominativa.

La norma che trovo meno chiara è invece quella dell'art. 35 comma 2 che sembrerebbe legittimare tout court (quindi a prescindere dalla circostanza se tra i requisiti d'accesso occorra o meno il diploma di scuola secondaria) il ricorso alla chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento, previa una mera verifica della compatibilità dell'invalidità con le mansioni da svolgere.

E' davvero così? O il fatto di reclutare invalidi non esime, comunque, dal ricorrere al concorso (riservato ovviamente) qualora si tratti di profili professionali inquadrati dalla Cat B3 in su???

GRAZIE

Non si fa un concorso con una graduatoria di merito, ma una prova in cui si verifica la sola idoneità dei candidati alla copertura del posto.
Una volta effettuata la prova si inviano i verbali al centro per l'impiego che avvia il numero di lavoratori richiesti scegliendoli tra gli "idonei", in base alla propria graduatoria.
Il personale appartenente alle "categorie protette" non viene assunto con procedura propria dell'Ente ma "avviato al lavoro" con decreto del Centro per l'impiego.
L'ultima volta che lo abbiamo fatto noi funzionava così.

quanto dici tu anche per un B3?

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