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entrata in orario meridiano ed antimeridiano

MessaggioInviato: 09/05/2017, 15:11
da Fabio Piero Fracasso
Buona sera.
Premesso che glie enti locali dispongono di un noto e relativamente ampio margine di autonomia in materia di orari, è possibile, comunque, individuare una linea di confine tra orario antimeridiano e pomeridiano? In particolare la distinzione si rivela interessante in tema di erogazione buoni-pasto, poiché - secondo taluni orientamenti ARAN - l'ingresso in ufficio che avvenga nella fascia oraria pomeridiana non dà diritto alla percezione degli stessi ...

Grazie per l'attenzione

Re: entrata in orario meridiano ed antimeridiano

MessaggioInviato: 11/05/2017, 11:01
da t&t
...credo dipenda da quanto stabilito da ogni Ente in merito agli orari dei dipendenti. In ogni caso sono stabiliti dei paletti in termini di n.ore massime e minime che devono intercorrere tra la fine lavoro della mattina e l'inizio nel pomeriggio...va da se che se si lavora solo la mattina o solo il pomeriggio il buono pasto non spetti.

Re: entrata in orario meridiano ed antimeridiano

MessaggioInviato: 11/05/2017, 16:10
da gsalurso
La linea di confine tra "antimeridiano" e "pomeridiano" è mezzogiorno.
Vocabolario Treccani

antimeridiano agg. [dal lat. antemeridianus, der. della locuz. ante meridiem "avanti mezzogiorno"]. - [che è o si svolge prima di mezzogiorno: ore a., lezioni a.] ≈ mattutino.

pomeridiano agg. [dal lat. pomeridianus, der. di post meridiem "dopo mezzogiorno"]. - [del pomeriggio, che avviene o si fa dopo mezzogiorno: sonnellino pomeridiano]


l'interpretazione del testo dell'art.45, comma 2 CCNL 14/9/2000 non credo possa dare adito a dubbi
"possono usufruire della mensa i dipendenti che prestino attività lavorativa al mattino con prosecuzione nelle ore pomeridiane, con una pausa non superiore a due ore e non inferiore a trenta minuti."