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Nell’ambito di un controllo contabile delle varie competenze stipendiali è emerso che, a causa di un mero errore materiale correlato alla gestione delle diverse tipologie di rapporti di lavoro di un dipendente, da alcuni anni l’ufficio personale ha corrisposto un emolumento non dovuto, fortunatamente di lieve entità.

Considerata la necessità di procedere al recupero delle somme non dovute, si chiede se a vostro parere il termine di prescrizione sia quinquennale o decennale.

E' consolidata, ma non pacifica, in giurisprudenza, l'applicabilità del termine di prescrizione ordinario per la ripetizione delle somme indebitamente pagate a titolo di retribuzione da lavoro dipendente; le seguenti sentenze hanno ritenuto applicabile, in questi casi, il termine di prescrizione breve quinquennale di cui all'art. 2948, numero 4, del codice civile (che regola la prescrizione dei diritti relativi a tutto ciò che debba pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi): Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 3881 del 31 marzo 2009, Tar Lazio - Roma, sezione I bis, sentenza 9 febbraio 2012, n. 1317. Detto questo, anche per evitare rischi a titolo di responsabilità amministrativa, direi che nella generalità dei casi è preferibile sposare la giurisprudenza largamente maggioritaria e quindi applicare il termine ordinario di prescrizione: 10 anni.