Rimodulazione assetto organizzativo e P.O. in maternità

Sono dipendente a tempo indeterminato cat.D1 - attualmente in astensione obbligatoria anticipata per gravidanza ad alto rischio - presso un Ente Locale. Prima della gravidanza a rischio ero incaricata di Posizione Organizzativa temporanea con Decreto Sindacale che chiaramente legava la durata dell’incarico allo stesso mandato del Sindaco. Viste le dimissioni del Sindaco, divenute definitive poco dopo la mia interdizione dal lavoro, il commissario prefettizio, di conseguenza nominato, preso atto della mia assenza in quanto in astensione obbligatoria, ha optato per una rimodulazione dell’assetto organizzativo inglobando l’area di cui ero responsabile in un’altra area preesistente. In pratica ha confermato tutti gli incarichi di posizione tranne il mio in quanto assente. Dalla data in cui le dimissioni del Sindaco son divenute definitive non sono più incaricata di Posizione Organizzativa e non percepisco più l’indennità di posizione.
Il quesito è il seguente : la decisione di effettuare una rimodulazione dell’assetto organizzativo , adottata dal Commissario prefettizio consente all’Ente Locale di non applicare la normativa a tutela della Maternità circa la quantificazione della retribuzione spettante , in particolare art. 23 comma 1 del D. Lgs. 26 marzo 2001 n. 151 che sancisce che per retribuzione s'intende la retribuzione media globale giornaliera del periodo di paga quadrisettimanale o mensile scaduto e immediatamente precedente a quello nel corso del quale ha avuto inizio il congedo di maternità? In poche parole l’Ente adottando le su descritte decisioni è legittimato ad eliminare dalla mia retribuzione la indennità di posizione che percepivo nel mese antecedente alla mia interdizione dal lavoro?
Grazie in anticipo a chi risponderà.
Il quesito è il seguente : la decisione di effettuare una rimodulazione dell’assetto organizzativo , adottata dal Commissario prefettizio consente all’Ente Locale di non applicare la normativa a tutela della Maternità circa la quantificazione della retribuzione spettante , in particolare art. 23 comma 1 del D. Lgs. 26 marzo 2001 n. 151 che sancisce che per retribuzione s'intende la retribuzione media globale giornaliera del periodo di paga quadrisettimanale o mensile scaduto e immediatamente precedente a quello nel corso del quale ha avuto inizio il congedo di maternità? In poche parole l’Ente adottando le su descritte decisioni è legittimato ad eliminare dalla mia retribuzione la indennità di posizione che percepivo nel mese antecedente alla mia interdizione dal lavoro?
Grazie in anticipo a chi risponderà.