nuovamente su pausa obbligatoria dopo le 6h

Buongiorno,
sono dipendente pubblico con contratto CCNL universitario.
Qualche tempo fa, diversi colleghi ed io, siamo stati ripresi perché per alcune giornate lavorative di 6h (orario 8:00 -14:00) ci e' capitato di timbrare il cartellino in uscita, per fine lavoro, qualche minuto dopo le 14:00 (tipo le 14:01 o 14:02 o 14:05 ) con la motivazione che avendo sforato le 6h di lavoro continuato avremmo dovuto eseguire la pausa obbligatoria di 10 minuti (ma davvero, capita spesso che arrivi un utente all'ultimo secondo e faccia ritardare la timbratura in uscita)
Non abbiamo polemizzato più di tanto e anzi abbiamo cominciato ad essere più fantozziani di Fantozzi andando in direzione del validatore di presenze già qualche attimo prima delle 6:00h per spaccare il minuto; pero' ci rimane il dubbio di quanto il rimprovero sia effettivamente corretto.
Se i 10' sono una riduzione dei 30' obbligatori dell'art. 23 del CCNL che prevede il recupero psico-fisico del lavoratore quando l'orario di lavoro eccede le sei ore, ci chiedevamo:
- per "eccedenza" si intende un giorno lavorativo che va oltre le 6 ore, tipo 7:12 o 9:00h o ogni volta che nei giorni di sei ore si vada oltre, per qualunque motivo, le 6:00h ?
- se questa pausa serve al recupero psico-fisico del lavoratore, quale sarebbe il senso logico di obbligarlo a rimanere fino alla fine del decimo minuto se comunque sarebbe andato via a recuperare psico-fisicamente altrove? A me, per esempio, questa cosa mi fa montare i nervi e vanifica l'effetto del recupero psico..
grazie,
Andrea
sono dipendente pubblico con contratto CCNL universitario.
Qualche tempo fa, diversi colleghi ed io, siamo stati ripresi perché per alcune giornate lavorative di 6h (orario 8:00 -14:00) ci e' capitato di timbrare il cartellino in uscita, per fine lavoro, qualche minuto dopo le 14:00 (tipo le 14:01 o 14:02 o 14:05 ) con la motivazione che avendo sforato le 6h di lavoro continuato avremmo dovuto eseguire la pausa obbligatoria di 10 minuti (ma davvero, capita spesso che arrivi un utente all'ultimo secondo e faccia ritardare la timbratura in uscita)
Non abbiamo polemizzato più di tanto e anzi abbiamo cominciato ad essere più fantozziani di Fantozzi andando in direzione del validatore di presenze già qualche attimo prima delle 6:00h per spaccare il minuto; pero' ci rimane il dubbio di quanto il rimprovero sia effettivamente corretto.
Se i 10' sono una riduzione dei 30' obbligatori dell'art. 23 del CCNL che prevede il recupero psico-fisico del lavoratore quando l'orario di lavoro eccede le sei ore, ci chiedevamo:
- per "eccedenza" si intende un giorno lavorativo che va oltre le 6 ore, tipo 7:12 o 9:00h o ogni volta che nei giorni di sei ore si vada oltre, per qualunque motivo, le 6:00h ?
- se questa pausa serve al recupero psico-fisico del lavoratore, quale sarebbe il senso logico di obbligarlo a rimanere fino alla fine del decimo minuto se comunque sarebbe andato via a recuperare psico-fisicamente altrove? A me, per esempio, questa cosa mi fa montare i nervi e vanifica l'effetto del recupero psico..
grazie,
Andrea