Verticalizzazione

Buonasera a tutti
a me vengono dei dubbi in merito alle verticalizzazioni per il personale che lo ottiene in deroga, e quindi con i 10 anni di servizio.
Premesso che l'art. 13 comma 6 dice che "al fine di tener conto dell’esperienza e della professionalità maturate ed effettivamente utilizzate dall’amministrazione di appartenenza", mi viene da pensare che il personale deve avere il requisito presso l'ente di appartenenza... (il Comune di Bugliano indice il bando e chi partecipa deve avere 10 anni di appartenenza lì, questo per evitare che si creino "cacciatori di verticalizzazioni");
ma il dubbio più grande ce l'ho per la professionalità "ibrida" che si viene a creare, ovvero quello del D non laureato (o anche C non diplomato).
Ora la domanda che mi sorge è:
Chi beneficerà della verticalizzazione senza avere il requisito del titolo di studio, rimarrà "bloccato" negli enti di appartenenza?
Ricordiamoci che il B potrebbe progredire a C senza essere diplomato e il C in D senza essere laureato.
Io direi che si rischia qualora un ente dovesse indire un eventuale bando di mobilità con la figura professionale e quella giuridica.
Pensandoci bene, questa "verticalizzazione" è di fatto un premio a quelle professionalità formatesi all'interno dell'Ente di appartenenza e per questo, lo spirito della norma, potrebbe portare a vincolarli lì.
Io mi ricordo che una quindicina di anni fa, il mio ex responsabile, D "geometra" fu escluso da una mobilità dove cercavano un D laureato per fare un responsabile!
Voi che ne pensate?
a me vengono dei dubbi in merito alle verticalizzazioni per il personale che lo ottiene in deroga, e quindi con i 10 anni di servizio.
Premesso che l'art. 13 comma 6 dice che "al fine di tener conto dell’esperienza e della professionalità maturate ed effettivamente utilizzate dall’amministrazione di appartenenza", mi viene da pensare che il personale deve avere il requisito presso l'ente di appartenenza... (il Comune di Bugliano indice il bando e chi partecipa deve avere 10 anni di appartenenza lì, questo per evitare che si creino "cacciatori di verticalizzazioni");
ma il dubbio più grande ce l'ho per la professionalità "ibrida" che si viene a creare, ovvero quello del D non laureato (o anche C non diplomato).
Ora la domanda che mi sorge è:
Chi beneficerà della verticalizzazione senza avere il requisito del titolo di studio, rimarrà "bloccato" negli enti di appartenenza?
Ricordiamoci che il B potrebbe progredire a C senza essere diplomato e il C in D senza essere laureato.
Io direi che si rischia qualora un ente dovesse indire un eventuale bando di mobilità con la figura professionale e quella giuridica.
Pensandoci bene, questa "verticalizzazione" è di fatto un premio a quelle professionalità formatesi all'interno dell'Ente di appartenenza e per questo, lo spirito della norma, potrebbe portare a vincolarli lì.
Io mi ricordo che una quindicina di anni fa, il mio ex responsabile, D "geometra" fu escluso da una mobilità dove cercavano un D laureato per fare un responsabile!
Voi che ne pensate?