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PT verticale su base annua: riproporzionamento retribuzione

MessaggioInviato: 16/09/2015, 17:49
da Sogni la notte
A un dipendente a tempo pieno, a partire dal mese di settembre (a gennaio era troppo facile! :cry: ), è stato concesso il part-time su base annua: sarà presente in servizio 9 mesi l'anno, da gennaio ad agosto ed il mese di dicembre.
Il mio dubbio è se debba prendere la retribuzione intera nei mesi di presenza in servizio e nulla negli altri, o se bisogna riproporzionare al 75% la retribuzione di tutti i mesi!
Vi ringrazio e saluto tutti

Re: PT verticale su base annua: riproporzionamento retribuzi

MessaggioInviato: 16/09/2015, 20:02
da carlomagno
bel quesito a naso 75% se la paga e mensile .. ma dovrei verifiacare

Re: PT verticale su base annua: riproporzionamento retribuzi

MessaggioInviato: 21/09/2015, 10:00
da gsalurso
Non sono riuscito a trovare nessuna norma nè articoli del CCNL che regolino la materia ma, vedi l'ARAN: RAL337_Orientamenti Applicativi

I dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale verticale del 50% su base annua devono essere retribuiti solo nei mesi di lavoro?
Nei mesi di lavoro, la prestazione a tempo parziale verticale del 50% su base annua è del tutto analoga a quella del dipendente a tempo pieno ed andrà dunque retribuita per intero. Non vi è infatti alcun motivo per redistribuire il pagamento della retribuzione su tutti i mesi dato che questa non può che corrispondere alla prestazione resa. Il dipendente resterà, invece, senza retribuzione nella restante parte dell’anno, quando non vi è alcuna prestazione.


Vedi inoltre, l'ARAN (RAL326_Orientamenti Applicativi): in cui sostiene che nel part-time verticale l'ANF debba essere corrisposto anche per i periodi non lavorati:

Qualche perplessità sorge, invece, in ordine alla applicazione della disciplina contrattuale nel caso di rapporto a tempo parziale verticale con articolazione della prestazione lavorativa su sei mesi all'anno oppure in mesi alternati. Infatti, il dubbio che si pone, relativamente a tali casi, è se l'assegno debba essere corrisposto o meno al lavoratore anche durante i mesi in cui non sia tenuto a rendere la prestazione lavorativa e, corrispondentemente, non riceva alcuna retribuzione. ...
Per la sua rilevanza, anche sotto il profilo dei costi, tale problematica è stata sottoposta all'attenzione del Tavolo di coordinamento giuridico che si è espresso per il riconoscimento dell’assegno per aggiunta di famiglia, anche nel periodo di mancata effettuazione di ogni prestazione lavorativa.