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Un dipendente ha fatto la richiesta pe l'assegno per il nucleo familiare indicando un reddito diverso
Dovendo liquidare gli assegni per il nucleo familiare ho chiesto che mi portassero copia della dichiarazione dei redditi e ho riscontrato che alcuni dipendenti non hanno indicato correttamente i redditi; per alcuni il reddito dichiarato e non indicato nel modello di richiesta assegni è modesto e non inficia sull'ammontare dell'assegno rimanendo lo stesso nella medesima fascia, per uno ho riscontrato che ha dichiarato un importo molto inferiore e come reddito di lavoro dipendente pur trattandosi di altri redditi rientrando nella casistica che l'assegno non spetta.
Cosa dovrei fare ora?
GRAZIE MILLE

Secondo me, segnalare l'accaduto al dirigente responsabile, che presenterà denuncia presso la Procura della Repubblica.

Comunalo

Oltre alle conseguenze penali vi sono sanzioni civili e/o amministrative:

DPR 445/2000 Art. 76 (L) - Norme penali-
Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico e' punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.
Art. 483 c.p.
chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni.
DPR 445/2000 Art. 75 - Decadenza dai benefici -
1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 76, qualora dal controllo di cui all'articolo 71 emerga la non veridicita' del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera.

Quindi il dipendente oltre a rischiare fino a due anni di reclusione decade "ope legis" dal diritto alla corresponsione dell'ANF.

Il responsabile che paga l'assegno sono io, a chi dovrei segnalare e in che termini?

Grazie mille gsalurso per la puntuale risposta che, però, come temevo, mi mette in forti difficoltà:
Devo o dovrei denunciare chi non ha correttamente comunicato il reddito anche se la minima differenza non ha influito sul diritto e sull'importo dell'assegno? e non corrispondergli affatto?
Per il soggetto la cui falsa attestazione avrebbe determinato la corresponsione dell'assegno non spettante va denunciato? e non pagargli gli assegni neanche per il semestre relativamente al quale la richiesta era regolare?
Scusami tanto se richiedo ulteriori delucidazioni dopo la tua gentile risposta ma mi trovo in serie difficoltà su come meglio agire.

ELSE ha scritto:Il responsabile che paga l'assegno sono io, a chi dovrei segnalare e in che termini?
Devo o dovrei denunciare chi non ha correttamente comunicato il reddito anche se la minima differenza non ha influito sul diritto e sull'importo dell'assegno? e non corrispondergli affatto?

Hai una bella gatta da pelare, mi rendo conto della difficoltà in cui ti trovi, anche riguardo ai rapporti personali con i colleghi; ma non dimenticare le TUE responsabilità penali, amministrative, contabili e anche disciplinari.
Per quanto riguarda una "minima differenza" che non ha influito sull'ammontare dell'assegno, poichè il dichiarante non ha ottenuto "benefici conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera", io penso che tu non debba fare niente, salvo avvisare il collega di stare MOLTO attento quando compila un'autocertificazione.

ELSE ha scritto:Per il soggetto la cui falsa attestazione avrebbe determinato la corresponsione dell'assegno non spettante va denunciato? e non pagargli gli assegni neanche per il semestre relativamente al quale la richiesta era regolare?

per quanto riguarda il secondo caso, siccome l'ANF opera su base annuale dal 1/7/2015 al 30/6/2016, il periodo per cui decade dal beneficio conseguito è dal 1/7/2015 ad oggi.
Prova a chiedere anche un parere all'Ufficio legale.

gsalurso ha scritto:

ELSE ha scritto:Il responsabile che paga l'assegno sono io, a chi dovrei segnalare e in che termini?
Devo o dovrei denunciare chi non ha correttamente comunicato il reddito anche se la minima differenza non ha influito sul diritto e sull'importo dell'assegno? e non corrispondergli affatto?

Hai una bella gatta da pelare, mi rendo conto della difficoltà in cui ti trovi, anche riguardo ai rapporti personali con i colleghi; ma non dimenticare le TUE responsabilità penali, amministrative, contabili e anche disciplinari.
Per quanto riguarda una "minima differenza" che non ha influito sull'ammontare dell'assegno, poichè il dichiarante non ha ottenuto "benefici conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera", io penso che tu non debba fare niente, salvo avvisare il collega di stare MOLTO attento quando compila un'autocertificazione.

ELSE ha scritto:Per il soggetto la cui falsa attestazione avrebbe determinato la corresponsione dell'assegno non spettante va denunciato? e non pagargli gli assegni neanche per il semestre relativamente al quale la richiesta era regolare?

per quanto riguarda il secondo caso, siccome l'ANF opera su base annuale dal 1/7/2015 al 30/6/2016, il periodo per cui decade dal beneficio conseguito è dal 1/7/2015 ad oggi.
Prova a chiedere anche un parere all'Ufficio legale.

Sono d'accordo con Gsalurso su quasi tutto.
Tranne sul fatto che se capitasse a me, denuncerei tutti.
Non mi va di rischiare di incorrere in responsabilità personali (anche penali, per omessa denuncia), per coprire "colleghi" (ha detto ELSE che sono parecchi) che, anche se alla fine non hanno avuto benefici, comunque hanno reso una dichiarazione mendace, con il probabile intento di provarci (ma questo dovrebbe poi stabilirlo la magistratura).
Insomma, non hanno "sbagliato" la data di nascita o il nome o la residenza, ma il reddito. L'elemento essenziale per la parametrazione delle fasce E, guardacaso, lo hanno "sbagliato" per eccesso. Nessun distratto per difetto.
Certo, è una situazione sgradevole, ma non è certo stata causata da ELSE.
Comunque sia, quando i dipendenti ci portano il modulo, noi raccontiamo loro che i controlli verranno effettuati SU TUTTI ed in caso di inesattezza prima partiranno le denunce penali, poi avviseremo gli interessati. Forse.
Di fronte a questa premessa, molti se lo riportano a casa terrorizzati, per controllare gli importi. E diversi di loro ci richiedono un modulo nuovo, da ricompilare

Comunque rimane valido il consiglio di confrontarsi con un legale, per verificare se, in caso di differenza minima e mancato arricchimento, ci sia margine di azione.

Comunalo

premetto che ho esposto soltanto il mio punto di vista senza alcuna pretesa di imporlo a nessuno; ma, visto che la discussione si fa interessante, voglio chiarirlo meglio.

Se un dipendente dimentica di inserire il reddito catastale di 35 Euro del box auto, non lo interpreto come una tentata truffa ma come un mero errore commesso in buona fede e che comunque non ha prodotto alcuna conseguenza. Manca il verificarsi dell’evento lesivo e anche l'idoneità e concretezza degli atti "diretti in modo non equivoco a commettere un delitto".
E' vero che il pubblico ufficiale ha l'obbligo di denunciare all'Autorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, ma ho forti dubbi che sia rilevabile un comportamento doloso se un dipendente compila una dichiarazione errata (o falsa se preferite) per un importo talmente irrisorio che non ha alcun effetto sul beneficio cui ha diritto e quindi è concretamente irrilevante.
Se poi vogliamo demandare questa valutazione all'autorità giudiziaria e costringere il dipendente ad accollarsi spese legali ed onorari di avvocato, liberissimi di farlo.

gsalurso ha scritto:premetto che ho esposto soltanto il mio punto di vista senza alcuna pretesa di imporlo a nessuno; ma, visto che la discussione si fa interessante, voglio chiarirlo meglio.

Se un dipendente dimentica di inserire il reddito catastale di 35 Euro del box auto, non lo interpreto come una tentata truffa ma come un mero errore commesso in buona fede e che comunque non ha prodotto alcuna conseguenza. Manca il verificarsi dell’evento lesivo e anche l'idoneità e concretezza degli atti "diretti in modo non equivoco a commettere un delitto".
E' vero che il pubblico ufficiale ha l'obbligo di denunciare all'Autorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, ma ho forti dubbi che sia rilevabile un comportamento doloso se un dipendente compila una dichiarazione errata (o falsa se preferite) per un importo talmente irrisorio che non ha alcun effetto sul beneficio cui ha diritto e quindi è concretamente irrilevante.
Se poi vogliamo demandare questa valutazione all'autorità giudiziaria e costringere il dipendente ad accollarsi spese legali ed onorari di avvocato, liberissimi di farlo.

Ti prego, non risentirti, non ho criticato il tuo punto di vista, che anzi trovo corretto ed equilibrato.
Ho commentato "di pancia", perché a me queste cose infastidiscono molto.
Visto che lavoro (come voi) in uno degli uffici perennemente sotto assalto, mi piace che i moduli per le richieste degli ANF siano compilate dai dipendenti con la stessa precisione che loro stessi applicano quando ci vengono a fare le pulci , spesso con cipiglio da raggirati, perché convinti che un conguaglio irpef negativo sia un sopruso o frutto di nostra incompetenza.
Se precisione deve esserci (e deve esserci), che sia a doppio senso

Comunalo

Comunalo ha scritto:Ti prego, non risentirti, non ho criticato il tuo punto di vista, che anzi trovo corretto ed equilibrato.
Ho commentato "di pancia", perché a me queste cose infastidiscono molto.
Visto che lavoro (come voi) in uno degli uffici perennemente sotto assalto, mi piace che i moduli per le richieste degli ANF siano compilate dai dipendenti con la stessa precisione che loro stessi applicano quando ci vengono a fare le pulci , spesso con cipiglio da raggirati, perché convinti che un conguaglio irpef negativo sia un sopruso o frutto di nostra incompetenza.
Se precisione deve esserci (e deve esserci), che sia a doppio senso

Figurati non mi sono affatto risentito, scusa se ti ho dato questa impressione, non credevo di aver usato un tono del genere nella mia risposta; ho detto che l'argomento è interessante e volevo chiarire il mio punto di vista. E' sempre utile confrontarsi con un collega che ha i tuoi stessi problemi.
Inoltre sono assolutamente d'accordo con te sul principio che "chi ti fa le pulci" tutti i giorni per ogni inezia debba poi comportarsi con lo stesso rigore riguardo ai suoi doveri .
Ciao e buon lavoro

Tendenzialmente sarei per non fare nulla per chi ha tralasciato di indicare qualche piccolo reddito che se dichiarato non avrebbe variato la situazione, ma anche chi ha dichiarato di meno , dall'esame dei documenti ecc avrei riscontrato che l'ha fatto per distrazione e non per conseguire un indebito vantaggio.
Però quanto detto da Comunalo
"Visto che lavoro (come voi) in uno degli uffici perennemente sotto assalto, mi piace che i moduli per le richieste degli ANF siano compilate dai dipendenti con la stessa precisione che loro stessi applicano quando ci vengono a fare le pulci , spesso con cipiglio da raggirati, perché convinti che un conguaglio irpef negativo sia un sopruso o frutto di nostra incompetenza.
Se precisione deve esserci (e deve esserci), che sia a doppio senso "
calza a pennello alla mia situazione: molti giorni prima del 27 fanno la fila davanti al mio ufficio per chiedermi/minacciarmi a che lo stipendio gli venga pagato puntualmente e senza ritenute ecc, per le ritenute hanno sempre da ridire e contestare come se me le mettessi in tasca io e a voglia a perdere tempo a tentare di spiegare, ecc. ecc.
Quindi avrei piacere che verificassero le conseguenze di azioni/dichiarazioni fatte con leggerezza.