Segretari tutti contro tutti

da un articolo di Aruto Bianco in Quotidiano enti locali...
L'Anci Lombardia chiede che i titolari di posizione organizzativa nei piccoli Comuni possano essere nominati dirigenti apicali attraverso il conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato ex articolo 110. A questa richiesta sono decisamente ostili i segretari comunali, che vedono in tal modo messo in discussione il proprio ruolo in queste realtà. Si tenga presente che tutto lascia credere che il numero dei dirigenti che si candiderà a partecipare alle selezioni per dirigenti apicali nei piccoli comuni sarà ridotto, sia per le scomodità connesse al doversi recare quotidianamente in realtà periferiche sia per i compiti nuovi che queste figure saranno chiamati a svolgere.
Nel testo attuale la possibilità di affidare l'incarico ai titolari di posizione organizzativa non è prevista, ma il timore che su spinta degli amministratori ciò possa realizzarsi è assai elevato.
Strettamente connessa è la preoccupazione prodotta dalla previsione che i segretari comunali, al pari dei dirigenti, siano assunti «dalle amministrazioni che conferiscono loro incarichi dirigenziali nei limiti delle dotazioni organiche». Si sottolinea che oggi molte amministrazioni non hanno in dotazione organica il segretario e si teme che ciò possa avere conseguenze negative sul conferimento ai segretari degli incarichi di dirigenti apicali. Va aggiunto poi che non c'è menzione, fra i compiti dei futuri dirigenti apicali, dell'assistenza alle riunioni degli organi di governo, che sono oggi un compito tipico dei segretari.
Il nuovo testo dell'articolo 13-bis del Dlgs 165/2001 prevede che con un regolamento possano essere istituite, all'interno degli albi dei dirigenti, «sezioni speciali per le categorie dirigenziali professionali e tecniche». I segretari chiedono che ciò si realizzi per i dirigenti apicali, mettendo in evidenza la peculiarità dei compiti di coordinamento e di direzione.
Tra le prospettive temute c'è poi l'ipotesi che i segretari di fascia C, che non sono inquadrati tra i dirigenti, possano essere chiamati a svolgere i propri compiti anche nei Comuni più grandi.
L'Anci Lombardia chiede che i titolari di posizione organizzativa nei piccoli Comuni possano essere nominati dirigenti apicali attraverso il conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato ex articolo 110. A questa richiesta sono decisamente ostili i segretari comunali, che vedono in tal modo messo in discussione il proprio ruolo in queste realtà. Si tenga presente che tutto lascia credere che il numero dei dirigenti che si candiderà a partecipare alle selezioni per dirigenti apicali nei piccoli comuni sarà ridotto, sia per le scomodità connesse al doversi recare quotidianamente in realtà periferiche sia per i compiti nuovi che queste figure saranno chiamati a svolgere.
Nel testo attuale la possibilità di affidare l'incarico ai titolari di posizione organizzativa non è prevista, ma il timore che su spinta degli amministratori ciò possa realizzarsi è assai elevato.
Strettamente connessa è la preoccupazione prodotta dalla previsione che i segretari comunali, al pari dei dirigenti, siano assunti «dalle amministrazioni che conferiscono loro incarichi dirigenziali nei limiti delle dotazioni organiche». Si sottolinea che oggi molte amministrazioni non hanno in dotazione organica il segretario e si teme che ciò possa avere conseguenze negative sul conferimento ai segretari degli incarichi di dirigenti apicali. Va aggiunto poi che non c'è menzione, fra i compiti dei futuri dirigenti apicali, dell'assistenza alle riunioni degli organi di governo, che sono oggi un compito tipico dei segretari.
Il nuovo testo dell'articolo 13-bis del Dlgs 165/2001 prevede che con un regolamento possano essere istituite, all'interno degli albi dei dirigenti, «sezioni speciali per le categorie dirigenziali professionali e tecniche». I segretari chiedono che ciò si realizzi per i dirigenti apicali, mettendo in evidenza la peculiarità dei compiti di coordinamento e di direzione.
Tra le prospettive temute c'è poi l'ipotesi che i segretari di fascia C, che non sono inquadrati tra i dirigenti, possano essere chiamati a svolgere i propri compiti anche nei Comuni più grandi.