da GIORGIO MARENCO » 07/04/2015, 9:40
La notizia di seguito riportata è esemplificativa del quadro caotico, oserei dire grottesco, nel quale ci stiamo muovendo in questi ultimi anni.
Si sta parlando di un decreto-legge Enti locali per metà di aprile ed ecco che si inizia a parlare già di D.E.F. ed a programmare modifiche alle modifiche.
Dopo
2011: ICI - TARSU
2012: IMU TARSU
2013: IMU2 - TARES
2014: IUC (IMU3 - TASI - TARI)
avremo dunque:
2016: IMU+TASI che per ora si chiama Local Tax (ma il termine era nato lo scorso anno per designare un altro tipo di tributo).
Dal prossimo anno dovrebbe poi debuttare anche l'IMU secondaria (sostitutiva dei tributi minori, sempre che non la proroghino come già avvenuto quest'anno).
Ecco la news di un sito specializzato:
Nei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri approverà il nuovo DEF - Documento di economia e finanza per gli anni 2016 - 2017 - 2018. Tra le tante misure previste, è rilevante per i Comuni l'abrogazione, a partire dal 2016, della pur recente normativa in materia di IMU e TASI e la sua sostituizione con un nuovo tributo unico immobiliare, per ora definito nelle bozze di DEF con la denominazione di Local Tax (di cui già si parlò in occasione dei lavori preparatori della legge di stabilità 2015).
Il nuovo tributo sarà disciplinato nella legge di stabilità per l'anno 2016. La normativa in materia di tassazione per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti dovrebbe invece rimanere ancorata alla struttura dell'attuale TARI.
Si prospettano quindi nuovi conteggi, nuovo regolamento e nuove pesanti problematiche gestionali laddove fosse confermato (cosa che ho sentito da dichiarazioni in radio) che il nuovo tributo non dovrebbe più essere in autoliquidazione dovendo il Comune mandare a casa del contribuente documenti precompilati come fa per la TARI, o prestare assistenza alla quantificazione (come facciamo quest'anno per la TASI con un consistente aumento del carico dell'attività d'ufficio).
Sembra che ci siamo persi: che non si sappia cosa fare ed allora si continua a cambiare nella speranza che, prima o poi, qualcosa funzioni. Tanto quello che conta è "stampare" nuove norme così si dà l'idea di essere al lavoro e di seguire il problema.
In compenso il problema della riscossione coattiva, per il quale da anni si parla di interventi normativi, resta del tutto irrisolto (si va avanti a proroghe di sei mesi con Equitalia).
Ma certo... la riscossione è un problema reale, una cosa seria, e non si può certo pretendere che la politica se ne occupi.
Buonanotte
Giorgio