ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda CALIFORNIA » 01/06/2015, 16:49

Nel mio comune ( 60 mila abitanti) è stato deciso che l'Economo deve procedere agli acquisti personalmente presso i commercianti al dettaglio pagando in contanti e richiedendo lo scontrino fiscale allegato ad una fattura cartacea emessa ai sensi dell'art. 22 del D.P.R. 633/72, con descrizione dei prodotti acquistati.
Ciò escluderebbe lo split payment e la registrazione delle suddette fatture nel Registro Unico. L'importo massimo degli acquisti è fissato dal Regolamento dell'Economato in € 500,00. L'anticipazione annuale è pari a € 70.000,00.
Quali sono i documenti fiscali idonei ( scontrino, scontrino parlante, fattura, ricevuta fiscale) per poter effettuare un pagamento con fondi economali, specie quando la fornitura (del servizio - della merce) non può essere contestuale all'ordinativo da parte dell'economo?
Nel caso di pagamento di interventi tecnici sui personal computers ( con sostituzione o meno di hardware) è legittimo pagare con scontrino e fattura ai sensi dell'art. 22 del D.P.R. 633/72, visto che tali prestazioni vengono ancora affidate all'economo non ricorrendo alle ordinarie procedure, tramite impegno di spesa e successivo pagamento ?
Se ci si accorge che lo stesso fornitore, con diverse forniture nel corso dell'anno, risulta avere emesso fatture per migliaia di Euro è legittimo verificare la regolarità del DURC, oppure le spese tramite la cassa economale sono comunque esentate da tale verifica?
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Re: ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda ecomepro » 01/06/2015, 20:56

A mio modesto avviso, se nella stessa anticipazione la medesima ditta fattura migliaia di euro si incorre nel frazionamento degli acquisti e quindi si viola una norma regolamentare. Personalmente credo che su un'anticipazione annuale di 70.000 euro ci possa stare qualche scontrino, ma non azzarderei ad utilizzre questa procedura per l'intera anticipazione, anche se, di fatto, non esiste alcuna norma che lo impedisca. Alla fine lo split payment, anche se può essere considerato deleterio ai fini della sopravvivenza di un'azienda, dal punto di vista operativo, non è poi così tremendo. Del resto se lo scorso anno hai pagato 70.000 euro di fatture, come si può, con l'entrata in vigore dello split, pagare lo stesso importo avvalendosi di scontrini fiscali? Secondo me questa riflessione andrebbe fatta.
Riguardo le prestazioni di servizi riguardanti interventi tecnici su pc, la vedo problematica con il rilascio di un semplice scontrino fiscale. Senza contare il ricorso obbligatorio al MEPA che non è da sottovalutare e la fatturazione elettronica obbligatoria dal 31 marzo.
Tutto va attenzionato nella giusta ottica, considerato che l'economo è un agente contabile e la Corte dei Conti è sempre "pronta" a "colpire".
Comunque personalissimo punto di vista.
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Re: ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda mcmurtry » 02/06/2015, 19:13

Punto di vista "personalissimo" ma anche "condivisibilissimo".

Ormai per ogni cosa è' evidente che occorrerebbe procedere con impegno mediante determina
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Re: ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda CALIFORNIA » 03/06/2015, 13:39

l'idea di sottrarre gli acquisti tramite fondi economali ai meccanismi dello split payment e del registro unico delle fatture sembra condiviso anche da autorevoli commentatori:
http://www.quotidianoentilocali.ilsole2 ... id=ABP25YW

MI piacerebbe conoscere l'orientamento prevalente degli economi comunali in relazione anche alla possibilità di acquistare fuori dalla piattaforma MEPA CONSIP e dal Mercato elettronico.
Infatti nel nostro comune l'economo è una figura autonoma dalla figura del Provveditore, tuttavia la maggior parte degli acquisti viene richiesta all'economo, non abilitato ad agire quale punto ordinante MEPA, e quindi "costretto" "vista l'urgenza del caso" ad acquistare presso i dettaglianti della città con fattura emessa ai sensi dell'art.22 del DPR 633/72 e scontrino
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Re: ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda ecomepro » 04/06/2015, 19:48

CALIFORNIA ha scritto:l'idea di sottrarre gli acquisti tramite fondi economali ai meccanismi dello split payment e del registro unico delle fatture sembra condiviso anche da autorevoli commentatori:
http://www.quotidianoentilocali.ilsole2 ... id=ABP25YW



Se permetti, userei il termine "opinionista" al posto di commentatore ;) , perchè dissertare è senz'altro cosa bellissima e meritevole di rispetto, ma non è legge. Sostanzialmente ciò che dice è giusto, nel senso che gli scontrini non sono soggetti allo split. Diventa però più "suggestivo" quando, per risolvere il problema dello split in economato, suggerisce di modificare norme regolamentari a favore degli scontrini fiscali. Qualche comune, forse "ispirato" da certa linea di pensiero, ha pensato di istituire una norma a "salvaguardia dello split payment", e più precisamente:
http://www.comunedisupersano.gov.it/sup ... nomato.pdf
Art. 18
Norma di salvaguardia in materia di split payment
In attesa del decreto ministeriale che possa escludere le spese economali dagli adempimenti dello
split payment, si stabilisce che l’economo agisce quale “commissario senza rappresentanza” e che pertanto, l’attività economale viene svolta per conto dell’Ente ma a nome proprio del dipendente

Non credo che simili "artifizi" possano risolvere una problematica di per sè complessa.

CALIFORNIA ha scritto:
MI piacerebbe conoscere l'orientamento prevalente degli economi comunali in relazione anche alla possibilità di acquistare fuori dalla piattaforma MEPA CONSIP e dal Mercato elettronico.


Lo sconsiglio nel modo più assoluto, considerato che essendo un obbligo di legge, potrebbe intervenire la corte dei conti. Se in un ente esiste la figura del provveditore, solo quest'ultimo dovrebbe essere deputato ad effettare gli acquisti. Tuttavia se anche l'economo, svolge, seppure saltuariamente, le funzioni di provveditore, a questo punto deve munirsi di firma digitale ed iscriversi a consip come punto ordinante. A mio modesto avviso non esistono alternative. Non dimentichiamo che con la fatturazione elettronica il MEF conosce passo passo ciò che avviene dal punto di vista degli acquisti nella P.A., i tempi di pagamento e quanto viene versato di iva. Per rivolgersi al mercato aperto occorre dimostrare, al di là di ogni ragionevole dubbio, che nel mepa quel determinato prodotto non è disponibile.

Sentiamo comunque altri pareri.
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Re: ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda CALIFORNIA » 05/06/2015, 7:44

In alcuni comuni hanno recentemente istituito nel Regolamento comunale la figura dell'economo-provveditore, passando dall'economo, in genere un dipendente inquadrato nella categoria "C" (ex VI Livello) che comprava tutto a suo piacimento, all'individuazione di un funzionario(categoria D1 o D3) che acquista come punto ordinante su MEPA CONSIP e sul Mercato Elettronico e che può, all'occorrenza, occuparsi delle spese minute: rimborso spese di viaggio, valori bollati, giornali.......svolgendo anche la funzione di agente contabile.
in altri, invece, ci si ostina ad utilizzare il fondo economale ( 80 mila Euro all'anno) per dotarsi di beni e servizi presso i dettaglianti della stessa città aggirando i problemi derivanti dal registro unico delle fatture, dalla fatturazione elettronica, dallo split payment, dalla verifica dei requisiti in tema di DURC e con una capacità di spesa da parte dell'economo ....fino ad € 500,00 per singolo acquisto e/o fornitura.
Anche se tutto questo viene "consentito" o "non impedito" da un vecchio Regolamento per il funzionamento del servizio Economato e Provveditorato, risulta legittimo? è sanzionabile dal Collegio dei Revisori dei Conti? Può intervenire la Corte dei Conti? Cosa rischio il Dirigente preposto al controllo del servizio economato?
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Re: ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda ecomepro » 05/06/2015, 8:16

Se un regolamento di economato, attualmente in vigore, contiene norme che contrastano con la vigente normativa, va adeguato a quest'ultima e le vecchie norme in esso contenute non vanno tenute in considerazione. A questo punto il dirigente dovrebbe attivarsi a porre in essere le modifiche di adeguamento necessarie e farle approvare dall'organo consiliare.
Il collegio dei revisori, in sede di verifica, potrebbe sollevare giustificati rilievi e a nulla servirebbe il fatto che il regolamento è vecchio e prevede quelle determinate cose che oggi sono in contrasto.
Utilizzare il fondo economale per l'acquisizione di beni e servizi senza il ricorso a Consip non è legale ed in sede di verifica, i revisori, quasi sicuramente, solleveranno i relativi rilievi.
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Re: ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda CALIFORNIA » 12/06/2015, 20:10

Cosa materialmente può fare un Economo (istruttore inquadrato nella categoria "C"), non Provveditore, se i Dirigenti, il Segretario Generale, Il Sindaco e gli assessori, pur sollecitati ad adeguare le norme regolamentari ormai inadeguate ( Regolamento di Contabilità e Regolamento per il funzionamento del Servizio Economato) vogliono privilegiare gli acquisti presso i dettaglianti della città nonostante l'obbligo di legge di effettuare gli approvvigionamenti in maniera programmata sulla piattaforma ministeriale Mepa-Consip e sul Mercato Elettronico, con pressanti richieste giustificate dall'urgenza?
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Re: ACQUISTI DELL'ECONOMO CON SCONTRINO E FATTURA

Messaggioda ecomepro » 12/06/2015, 21:05

Cosa si potra rispondere ai revisori in sede di verifica nel momento in cui valuteranno le procedure d'acquisto? (Da me lo fanno).
Nel momento in cui dovesse intervenire la Corte dei Conti, l'unico "colpevole" sarà chi ha effettuato gli acquisti.
Sindaco, assessori, segretario generale e dirigenti non saranno mai chiamati in causa, ma se ciò dovesse accadere, stai pur tranquillo/a che scaricheranno tutto sulla parte più debole, nel nostro caso, l'economo.
A questo punto è opportuno mettere nero su bianco e magari dimettersi dall'incarico, motivandolo.
E' meglio affrontare entità esterne che si chiamano corte dei conti, guardia di finanza, procura, ecc., oppure affrontare sindaco e assessori che sicuramente alle prossime elezioni non si presenteranno, o se lo faranno, non verranno eletti?
Stampa l'intera discussione e falla leggere ai "signori" che insistono.
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