Il dpcm 8 marzo 2020 (art. 1, comma 1, lett. E) parla di promuovere la fruizione delle ferie e dei congedi ordinari, non di imporre. Posso ipotizzare l'opportunità di indurre il personale che ha un numero di giornate di ferie pregresse esorbitanti a fruirle (a mente del fatto che esiste un limite al 30/06 dell'anno successivo dopo il quale decadono irrimediabilmente, in base all'orientamento tradizionale, per cui meglio farle che perderle), ma costringere tutti a priori a prenderle per impossibilità di rendere la prestazione lavorativa non imputabile alla parte mi sembra abnorme.. tanto più che è una scelta dell'Amministrazione non attivare, in violazione di legge, lo smart-working per i profili professionali (amministrativi d'ufficio) che lo consentirebbero in ragione delle mansioni (p.es. di back-office) svolte: non è che possono applicare solo gli spezzoni della normativa che piacciono a loro
