a mio avviso
1) il pef rimane quello ; devi solo lavorare sulle tariffe e agevolazioni;
2)potresti prevedere delle agevolazioni da coprirsi con fondi comunali (entrate e/o anche avanzo corrente una tantum).
Per le agevolazioni devi avere una previsione regolamentare.
Nel caso delle utenza NON domestiche corri il rischio che rientrino negli "aiuti di stato" e reltiva rendiocontazione.
questo articolo, anche se del 2020, ben riassume (cosa va aa carico del pef e cosa a carico del bilancio)
https://www.gruppodelfino.it/news/tari- ... -generale/DA RASSEGNA di oggi 25/03
https://www.tuttotributi.it/diniego-di- ... %20sociali.
Si tratta di scelte legittimate dal comma 660 della legge 147/2013, il quale permette ai Comuni di prevedere, con regolamento, ulteriori riduzioni ed esenzioni rispetto a quelle già catalogate dalla normativa. Si tratta di agevolazioni che, se non correlate a una minor produzione di rifiuti, devono essere finanziate dal bilancio comunale, come quelle relative ai bonus sociali. Il Comune, quindi, dovrà decidere entro il 30 aprile se confermare o meno le proprie agevolazioni.