lupo bianco ha scritto:Ringrazio per le delucidazioni. Il mio dubbio nasceva dal fatto che prima dell’ obbligo del contraddittorio un contribuente accertato ha impugnato l’atto impositivo in merito ai componenti dimostrando che un figlio lavorava altrove con un contratto a tempo indeterminato e con un contratto di locazione. La Commissione Tributaria Provinciale gli diede ragione.
Se vai dietro alle sentenze di Primo grado si esce matti...da me fanno certe sentenze che ti fanno capire che di tributario non sanno niente. A tal proposito ti scrivo una risposta dell'esperto del Sole 24 ore: "Nella situazione descritta dal lettore, la Tari è dovuta integralmente in entrambi i Comuni. Nel primo, perché egli vi risulta residente, e questo fa presupporre una dimora abituale, sebbene il domicilio sia stabilito nell'immobile in affitto. Nel secondo Comune, la tassa è dovuta in virtù del contratto di locazione. Ai fini Tari, quindi, l'unica soluzione è quella di spostare la residenza nel luogo di domicilio dove si trova lasede di lavoro". Considera poi inoltre che c'è l'obbligo di dichiarare le variazione dei componenti e il tuo contribuente non ha adempiuto a tale obbligo. Buon lavoro