confrontandomi con il collega dell'ufficio tecnico sono venuto a conoscenza della L.R. n. 19/1999 (regione Piemonte) che in particolare all'art. 8 dice che costituiscono cambi di destinazione d'uso subordinati a concessione (anche senza opere edilizie) il passaggio dalla categoria "destinazioni agricole" alla categoria "destinazioni residenziali" e mi è subito venuto in mente il caso in cui i fabbricati ex rurali sono stati obbligatoriamente accatastati al Catasto Fabbricati;
in molti casi questi fabbricati iscritti al Catasto Terreni hanno mantenuto i requisiti di ruralità ma non sempre per cui mi sono posto il problema se tutti questi casi potessere essere sottoposti a recupero degli oneri di urbanizzazione;
ho nel frattempo trovato questo interessantissimo link del Comune di Quattordio (AL):
http://www.comune.quattordio.al.it/cgi- ... 0d'uso.pdf
che riassume la normativa regionale del Piemonte e la normativa nazionale mettendola a confronto e ponendo esclusivamente un dubbio sul rilascio delle concessioni nel caso di cubatura dell'edificio inferiore a 700 metri cubi;
in questo ultimo caso (secondo cui secondo lo specchietto al fondo del link che ho postato prevederebbe comunque il rilascio di un permesso di costruire ma non ho ben capito in base a cosa) se la nuova destinazione non è soggetta a concessione si possono comunque richiedere gli oneri di urbanizzazione?
qualche altro comune si è trovato (in particolare in Piemonte) ad applicare questa casistica?
