Vi sottopongo una questione che mi trovo a gestire da pochi mesi in un Comune che esercita direttamente gli interventi assistenziali sui minori (nelle mie esperienze precedenti, il servizio è sempre stato delegato a soggetti esterni, ASL o ASP).
Capita piuttosto spesso che, per valutazioni delle assistenti sociali o per disposizione del tribunale minorile, bambini o ragazzi vengano allontanati dalla famiglia ed inseriti in strutture residenziali con provvedimento da attuare seduta stante. Il servizio sociale tuttavia non adotta immediatamente una determina di impegno perché non conosce la tariffa applicata dalla struttura o altri elementi che incidono sulla quantificazione della spesa. Gli atti arrivano dopo alcuni giorni (o settimane o anche mesi....a seconda della celerità della struttura a comunicare gli elementi).
Consapevole che si tratta di situazioni del tutto particolari e che oggettivamente non è possibile attendere la formalizzazione dei provvedimenti per effettuare l'inserimento in struttura, al tempo stesso non posso far finta che il procedimento è gestito al di fuori delle regole per l'assunzione di impegni (art. 191 del TUEL).
Avete qualche esperienza in merito, o qualche idea per ricondurre la cosa nei canoni di legittimità? Una prassi alternativa, una disciplina regolamentare specifica?