Dovrebbe essere di circa 300 milioni di euro lo stanziamento previsto dal governo nella prossima Legge di Stabilità per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici che non possono più essere rinviati dopo la sentenza della Corte costituzionale della scorsa estate. Una somma che minimizza il costo finanziario per lo Stato, impegnato a far quadrare i conti di una manovra da 27 miliardi, ma che viene giudicata assolutamente insufficiente dai sindacati, che parlano di cifra «inaccettabile» perché si tratterebbe di «8-10 euro lordi al mese, meno di una pizza».

