Uhm, a parte insistere sulla forte inopportunità di attivare una carta di credito a uso e consumo del sindaco e concordare totalmente sul fatto che si espone a ineludibili obblighi di rendicontazione come agente contabile (di cui deve essere consapevole), ricorderei all'ahimè troppo creativo sindaco che la spendita di pubblico denaro fuori dai casi previsti dalla legge (a maggior ragione per interesse privato) costituisce un reato grave (oltre al danno erariale) .. sempre meglio metterlo in chiaro da subito, dato che suppongo non abbia idea in che ginepraio si va a cacciare: non è solo un problema contabile di come recuperare l'esborso di soldi per spese non ammesse, è proprio che quei soldi non deve spenderli proprio in casi diversi da quelli previsti!! P.es. è utile una lettura di
https://www.brocardi.it/codice-penale/l ... rt314.html P.S. può essere utile interessare dell'avvertenza il segretario comunale e, soprattutto, il revisore dei conti (che normalmente è molto cautelativo e prudenziale in queste cose).