m.vitale ha scritto:RUGGIERO ha scritto:Vi ringrazio per le risposte.
Il periodo di maternità riconoscibile è di 3 mesi perché la collega ha lavorato.
Per il ricongiungimento, ho avuto conferma di quanto mi avete suggerito anche dall'INPS. Il collega sembra non voler capire ma seguirò i vs consigli.
Ruggiero
scusa....ma se non hai i decreti semplicemente non li metti, piu di dirgli che non ha i requisiti che puoi fare.
Nel primo caso mi sembra assurdo che una persona per 3 mesi rischia cosi....io mi fareii tre mesi in piu di lavoro poi se arriva il decreto tanto di guadagnato, ma quale certificato di famiglia d'egitto o interrogazione all'anagrafe.
Nel secondo caso quando un adulto fa una domanda di pensione e credo si rivolga ad un caf o patronato, deve farselo dire da questi ultimi che puo andare.
Caro o cara M. Vitale, mi sembra ovvio che un adulto fa domanda di pensione...pensa se era minorenne...
Al riguardo vorrei segnalarti che un caf o patronato "svolge" azione di assistenza e non di consulenza... Inoltre ammesso e non concesso (come diceva il grande Totò) che un caf affermi il diritto a pensione a colui al quale si è rivolto, glielo mette x iscritto? Quale è la valenza di cio'? Ma soprattutto, se il diritto non fosse acquisito ed il dipendente dimessosi, chi ne risponde il Caf?.............
Se ricordo bene a seguito della riforma previdenza (legge maroni) vado a memoria 243/2004, l'unico Ente che certifica il diritto a pensione è l'istituto previdenziale ove un soggetto risulta iscritto (ex INPDAP per i dipendenti Enti Locali). Tale norma ad oggi è ancora vigente che io sappia...
Per quanto attiene ai 3 mesi vorrei evidenziare che trattasi di contribuzione figurativa, per cui una volta accertato l'evento e verificato che non vi sono contestuali periodi di lavoro, nessun problema.
Mi auguro di essere stato chiaro, ma soprattutto sottolineare che chi è quasi giunto al traguardo della pensione merita rispetto, per cui occorre fornire massima disponibilità ed aiuto...
Felice settimana.