Il visto di regolarità contabile. Siamo anche Giudici

[Filomena]

Il visto di regolarità contabile, questo sconosciuto dalla coperta corta.

Vi riporto un passaggio di un invito a dedurre che ha del paradossale, nonostante, aggiungo io, ci si ritrovi di fronte ad atti di liquidazione attuativi di una delibera ( alla cui formazione/adozione l'attuale Responsabile del Servizio finanziario non aveva partecipato) e ad un contratto di affidamento ritenuti successivamente illegittimi:
I predetti funzionari vanno individuati in:
....omissis......
Il Rag....... nella sua qualità di responsabile del servizio finanziario ......... per aver omesso di effettuare, secondo i principi e le procedure della contabilità pubblica, i controlli amministrativi, contabili e fiscali sugli atti di liquidazione cui il responsabile del servizio finanziario è preposto per legge ex art. 184, comma 4, del Decreto Legislativo 267/2000 e quindi per aver sottoscritto e apposto il visto di regolarità contabile alle determinazioni di liquidazione a partire dall'anno .........
Cari colleghi io la vedo così:
O siamo in grado di farci sentire oppure, armiamoci di pazienza, poiché siamo stati nominati anche giudici amministrativi!!!!!!

È ciò che leggo in quelle quattro righe:
Il Responsabile del Servizio Finanziario prima di concedere un visto di regolarità contabile deve preoccuparsi di verificare tutti gli atti presupposti e, se li ritiene legittimi, concede il visto.
Questo, purtroppo è ciò che vogliono da noi:
http://www.altalex.com/documents/massim ... nsabilita;
A nulla è servito che alla formazione della delibera abbia preso parte il Segretario Comunale (anch'esso, giustamente, considerato responsabile) il quale ha garantito con la sua presenza la conformità alla legge dei provvedimenti adottati.
Almeno su questo la giurisprudenza consolidata ormai è pacifica:
Il dovere di evidenziare la non conformità a legge dei provvedimenti .........il resto lo trovate qui
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e- ... 4502.shtml.
Da parte mia, prima di apporre un visto di regolarità contabile, convocherò, con l'assistenza del cancelliere, un'udienza e se non annullo gli atti, lo concederò.
Ma di che c.......... parliamo, scusatemi ma quando ci vuole, ci vuole!

[Filomena]

Ho notato che il primo link non si apre, il contenuto è questo:
Pubblica amministrazione, impegni di spesa, visto, controllo, responsabilità
Corte dei Conti, sez. Sicilia, sentenza 24/04/2012 n° 1337

Il parere ed il visto reso dai responsabili dei servizi degli enti locali e dal responsabile del servizio finanziario e di ragioneria sugli atti amministrativi che comportano impegni di spesa, o visto di regolarità contabile, si configura come un vero e proprio controllo di legittimità della spesa rispetto alla legge e alle altre fonti normative, non soltanto sulla corrispondenza tra la spesa dichiarata e i relativi documenti giustificativi.
La discrezionalità amministrativa dei responsabili degli enti locali quindi trova un limite nei principi di efficacia ed economicità della spesa per l’amministrazione e conseguentemente per la comunità amministrata, la cui violazione si configura come un vero e proprio vizio di legittimità amministrativa, causa di un danno erariale nei confronti dell'ente interessato.

[CICCO]

Stiamo andando verso la deriva....
E' da suicidio voler svolgere il nostro lavoro seriamente, visto che nemmeno siamo appoggiati dal legislatore.
Colgo l'occasione per constatare ancora una volta l'indifferenza con cui, come "categoria", accogliamo certe notizie... Neanche ci indignamo più, figuriamoci unirci per lottare (vedi petizione a suo tempo proposta dallo stimato Paolo, naufragata).
Che tristezza...

[ullifa]

d'altronde la corte dei conti è troppo impegnata a "sparare sentenze" a casaccio (vedasi spesa del personale, vedasi diritti di segreteria etc..) per emettere sentenze serie.

Probabilmente non hanno ancora capito in un ente locale chi fa cosa e chi controlla cosa.., alal ricerca di qualcuno a cui rompere i c.no, visto che i segretari non si sa cosa firmino, gli amministratori non sapevano, i funzionari che istruiscono l'atto (con parere tecnico)non si sa.

Si chiede ai funzionari del servizio finanziario di essere "omniscienti" pagandoli come gli altri però.
Nutro un profondo disprezzo per la categoria dei magistrati (IN GENERALE) e non perdono occasione per farmi cambiare idea.

[GEGGE]

d'altronde la corte dei conti è troppo impegnata a "sparare sentenze" a casaccio (vedasi spesa del personale, vedasi diritti di segreteria etc..) per emettere sentenze serie.

Probabilmente non hanno ancora capito in un ente locale chi fa cosa e chi controlla cosa.., alal ricerca di qualcuno a cui rompere i c.no, visto che i segretari non si sa cosa firmino, gli amministratori non sapevano, i funzionari che istruiscono l'atto (con parere tecnico)non si sa.

Si chiede ai funzionari del servizio finanziario di essere "omniscienti" pagandoli come gli altri però.
Nutro un profondo disprezzo per la categoria dei magistrati (IN GENERALE) e non perdono occasione per farmi cambiare idea.

Non è questione di Magistrati, anche loro, purtroppo, sono costretti a divincolarsi in una serie di norme scritte con i piedi. E' questo passaggio dell'art. 184 comma 4 del D.lgs 267/2000 "secondo i principi e le procedure della contabilità pubblica, i controlli amministrativi" che fa propendere la magistratura a ritenere applicabili a noi R.S.F. l'art. 27 del Regio Decreto 2440/1923, nonché, l'ancora più stringente art. 20 del Regio Decreto 1212/1934.
Siamo di fronte ad una legislazione emanata da uno "STATO" confusionale che prima accontenta le autonomie territoriali (eliminazione dei controlli preventivi di legittimità) e successivamente, rendendosi conto che i "BUOI" sono fuggiti, cerca di porvi rimedio affidandone la ricerca all'unico FESSO (il R.S.F.) che deve chiudere la "STALLA" (procedimento amministrativo).

[Filomena]

Bravo Gegge, hai centrato il problema. Ci si è messa prima la Cassazione e, successivamente la Corte dei Conti a smantellare quelli che erano i contenuti della circolare F.L. 25/1997, nonché i principi contabili vigenti, prima dell'entrata in vigore del D.Lgs 118/2011, che, ahimè, non avevano valenza di legge come quelli attuali.

Definizione del visto nella circolare F.L. 25/1997:
"E’ opportuno sottolineare, al riguardo, che il parere o visto di regolarità contabile da parte del responsabile del servizio finanziario non può intendersi come sostitutivo del soppresso parere di legittimità a rilevanza esterna espresso dal segretario dell’ente. Esula pertanto dall’attività richiesta al servizio finanziario qualunque accertamento sulla legittimità della spesa e sulla attinenza o meno ai fini istituzionali dell’ente. Va evidenziato, inoltre, che il parere o visto di regolarità contabile attesta che il provvedimento (deliberazione o determinazione), oltre al rispetto delle competenze proprie dei soggetti dell’ente, contiene l’esatta imputazione della spesa alla pertinente partizione del bilancio e riscontra la capienza del relativo stanziamento".

Vecchi principi contabili - punti di interesse:

- 65: … omissis …. Il parere di regolarità contabile dovrà tener conto, in particolare, delle conseguenze rilevanti in termini di mantenimento nel tempo degli equilibri finanziari ed economico-patrimoniali;
- 67: Il responsabile del servizio finanziario ha l’obbligo di monitorare, con. assiduità, gli equilibri finanziari di bilancio;
- 70: per le spese finanziate con entrate aventi vincolo di destinazione l’attestazione di copertura finanziaria è resa nei limiti del correlato accertamento di entrata;
- 72: Il visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria apposto dal responsabile del servizio finanziario si limita alla verifica della effettiva disponibilità delle risorse impegnate e agli altri controlli indicati nel precedente punto 66. Ogni altra forma di verifica della legittimità degli atti compete ai soggetti che li hanno emanati;

Siamo praticamente soli, Le circolari Ministeriali si applicano solo quando vanno in quel posto a noi R.S.F, altrimenti sono considerate carta straccia!!!!!.
Leggete un po' qui:
http://www.ptpl.altervista.org/dottrina ... tabile.pdf

[ullifa]

Non è questione di Magistrati, anche loro, purtroppo, sono costretti a divincolarsi in una serie di norme scritte con i piedi. .

l'allegato articolo dice"Solo al giudice è affidato il compito di interpretare le disposizioni dell’ordinamento"

"...Quindi il parere di regolarità contabile espresso dal responsabile finanziario secondo la cdc non si limita alla sola verifica della copertura finanziaria, la corretta imputazione al capitolo di spesa, alla competenza dell’organo che l’ha assunta, al rispetto dei principi contabili ed alla completezza della documentazione, ma diventa un vero e proprio parere di legittimità.."

Il giudice, come noto e senza "troppa fatica", deve cercare qualcuno da colpevolizzare. Per i giudici l'importante è che ogni pratica sia "archiviata" nel minor tempo possibile, ed ovviamente condannando qualcuno.
Ricordate che per il giudice contabile ogni questione viene letta sotto l'aspetto contabile, la famosa affermazione del giudice del lavoro"....nell’intento di salvaguardare beni pur meritevoli di tutela, finisce per restringere il campo di applicazione della norma compiendo un’operazione di chirurgia giuridica non consentito nemmeno in nome della res pubblica......" ergo"...distorcere la realtà per addivenire ad un giudicato...."

http://www.ptpl.altervista.org/dossier/ ... timita.htm

http://www.pinoterracciano.it/contents.asp?idMenu=6

http://www.corteconti.it/Cittadini-/La- ... legittimità

Per maggiori info Si legga la storia di "Sacco e Vanzetti".

[Filomena]

Mi sa che diciamo tutti la stessa cosa anche se in maniera diversa. La verità è che dovremmo unirci per ottenere una interpretazione autentica. Ma questa è un'altra storia. Dalle mie parti si dice:
Chiacchier vol a zita e po s'addorm e noi di chiacchiere ne facciamo tante, salvo poi ritirarci in sordina a leccarci le ferite. Il fallimento della petizione, a suo tempo promossa dall'amico Paolo, ne è la chiara dimostrazione.

[francescaromana]

Buongiorno . L'amministrazione comunale dove lavoro vuole a tutti costi incaricare un neo pensionato ed ex dipendente della comunità montana a cui appartiene il comune,l'incarico di responsabile per le pratiche paesaggistiche . Io non voglio assolutamente firmare il visto di regolarità contabile,alla luce di quanto stabilito dalla sentenza della c.d.c di cui ai messaggi precedenti. . Mi hanno acccusata di remare contro l'amministrazione comunale, perché il segretario ed il tecnico comunale affermano che nn ci sia nulla che vieti questo incarico . Io dico che ad un pensionato può essere affidato un incarico solo a titolo gratuito e ore il limite di anno e loro ritengono invece che tale norma si applichi solo per i pensionati ex dipendenti dello stesso ente . Per favore aiutatemi.
Io nn ho nulla contro questo ex dipendente ma nn vorrei passare un guaio , oltre al fatto che potrebbe anche essere illegittima una autorizzazione paesaggistica rilasciata da chi potrebbe nn avere i requisiti per farlo e di conseguenza il relativo permesso a costruire .
Mi sbaglio ?
Vi chiedo veramente di aiutarmi perché oltre alla mia legittima preoccupazione sono anche in forte imbarazzo verso il neo pensionato e verso tutti gli amministratori comunali.
Grazie

[Filomena]

Vedi se può esserti utile a toglierti i dubbi
http://www.funzionepubblica.gov.it/arti ... ro-madia-0