ho letto bene

ho letto bene

Messaggioda GIORGIO MARENCO » 07/06/2016, 10:11

Premetto, non sono "peritus" in materia di personale.
Leggo però il punto 11 della pronuncia della Corte Conti Autonomie n. 16/SezAut/2016 dello scorso 2 maggio 2016.

Parlando dell'obbligo ex art. 1 comma 557:
"non sfugge a questa Corte che l’attuale normativa potrebbe dar luogo ad effetti iniqui, quali la penalizzazione di enti che siano stati più oculati nella riduzione della spesa corrente complessiva. Deve anzi aggiungersi che
appare poco sostenibile un sistema che preveda indefinitamente riduzioni di spesa del
personale, in assenza di un compiuto progetto di riforma. Tuttavia, la risposta alle potenziali problematicità può essere trovata solo a livello legislativo..."

Quindi: sappiamo benissimo che le norme sul contenimento della spesa del personale possono danneggiare gli enti virtuosi che riducono la spesa corrente, perché se riduci la spesa corrente di peggiora il rapporto. Ma che ci possiamo fare? a questi problemi deve pensarci il legislatore.

Pertanto se riducete la spesa corrente non basta, dovete (pag. 21 della stessa delibera) agire "nel quadro di misure di programmazione ed organizzazione in grado di assicurare, nell'ambito della generale riduzione della spesa corrente, anche la riduzione delle spese di personale".... e COME? facile!

"nell'ambito della autonomia degli Enti", formula magica secondo cui "l'autonomia" risolve tutto. Cioè come dire: "io non lo so inventatevi qualcosa".

Ho saltato qualcosa? Ho capito bene?
scusate magari ho scritto delle fesserie.
Grazie
Giorgio
GIORGIO MARENCO
 
Messaggi: 488
Iscritto il: 05/01/2015, 10:01

Re: ho letto bene

Messaggioda Paolo Gros » 07/06/2016, 11:13

hai capito benissimo , il problema e' che chi scrive le norme ...non ha ben capito o e' un poì confuso
Paolo Gros
Moderatore Forum Tutto Pa

paologros1958@libero.it
paologros1958@gmail.com
Paolo Gros
 
Messaggi: 9429
Iscritto il: 02/01/2015, 8:57

Re: ho letto bene

Messaggioda GiovannaS » 08/06/2016, 11:11

Mah. Si tratta di un rapporto sul quale, con tutta la buona volontà, non possiamo agire, se non licenziando persone o aumentando la spesa corrente. la capiscono questa cosa o no? E secondo me, nella norma non c'è neppure scritto così come lo dicono loro. Ci vorrebbe un movimento di disobbedienza comune. quel rapporto non esiste e non si osserva.
GiovannaS
 
Messaggi: 156
Iscritto il: 12/01/2015, 12:48

Re: ho letto bene

Messaggioda GIORGIO MARENCO » 08/06/2016, 11:33

Basterebbe un po' di buonsenso, non distante però dal diritto.
Non ce ne facciamo nulla di una Sezione Autonomie che si trincera dietro la lettera della norma portando ad APPLICAZIONI CHE TRADISCONO LE FINALITA' DELLA NORMA STESSA
ad esempio nel mio Comune quest'anno:

- Il triennio 2011/2013 fissato dal legislatore per determinare il valore medio di riferimento non ha visto lo svolgimento di elezioni amministrative. Al contrario nell’anno 2016 si sono svolte le elezioni amministrative con il conseguente carico di una maggiore spesa – obbligatoria ed indiscutibilmente una tantum – che nonostante ciò grava nel conteggio della spesa al pari degli stipendi normalmente corrisposti al personale.
- La normativa sulla armonizzazione contabile fa sì che le somme corrisposte al personale in base alla contrattazione decentrata siano imputate nell’anno successivo a quello della contrattazione. Pertanto gli importi 2015 sono imputati sul corrente esercizio 2016. Tra tali importi sono compresi quelli relativi alle progressioni del personale maturate a partire dall’1/1/2015 ed in seguito alle quali le somme a disposizione per la contrattazione decentrata 2016 saranno corrispondentemente ridotte. Peccato che sull’anno 2016 le maggiori spese corrispondenti alle progressioni del personale compaiono sia nell’impegno della contrattazione (che è quella del 2015) che nei capitoli degli stipendi (già adeguati alle progressioni) e sono quindi conteggiate due volte in modo assolutamente illogico e non rappresentativo della reale consistenza della spesa.

Allora come fa la Corte Conti Autonomie a dire che non ci sono rettifiche da fare per rendere omogenea il dato del triennio con il dato dell'anno. Come si fa a dire semplicemente che "Il principio contabile di cui all’allegato n. 4/2 al d.lgs. n. 118/2011, punto 5.2, disciplina compiutamente la corretta imputazione degli impegni per la spesa del personale "?

Se una cosa è illogica è illogica.
Il valore che considero NON è la mia spesa di personale.
Giorgio
GIORGIO MARENCO
 
Messaggi: 488
Iscritto il: 05/01/2015, 10:01

Re: ho letto bene

Messaggioda mcmurtry » 08/06/2016, 11:44

Credo che in questo caso siamo di fronte a un arroccamento della sezione delle Autonomie e non all'ennesima falla legislativa.

Il famigerato comma 557 della legge 296/2006 dice che occorre ridurre la spesa di personale in valore assoluto e indica, con valori di principio, tre modalità per pervenire all'obiettivo: tra questa la diminuzione dell'incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente.

A parte che il mondo della finanza locale del 2006 era ben diverso dall'attuale, la Corte Costituzionale ha, più e più volte, precisato come l'autonomia degli enti locali debba essere sempre garantita e che, quindi, il legislatore può indicare un obiettivo di finanza pubblica ma deve lasciare le mani libere agli enti nel scegliere le strade per il raggiungimento di detto obiettivo. Si veda la riduzione delle spese di consulenza, pubblicità, formazione, ecc. di cui al D.L. 78/2010.

Qui siamo di fronte a un legislatore che esso stesso definisce quale indicazione di principio la riduzione dell'incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente ma la sezione delle Autonomie si spinge ben oltre sia rispetto al tenore della legge che alla giurisprudenza costituzionale.

Ne deriva una situazione dove enti hanno tenuto consapevolmente alta la spesa corrente per non essere penalizzati, con ciò non generando certamente effetti benefici sulla finanza pubblica.

La cosa è assurda e paradossale!!!!!
mcmurtry
 
Messaggi: 997
Iscritto il: 07/01/2015, 13:23

Re: ho letto bene

Messaggioda GIORGIO MARENCO » 08/06/2016, 12:41

La normativa stessa che definisce un limite in termini di rapporto è tutt'altro che perfetta.
Non è che se riesco ad abbattere la spesa corrente al contempo abbatto la spesa di personale.

Esempio. Il prossimo anno la mia spesa corrente crollerà perché il Consorzio Smaltimento rifiuti sta portando avanti un lavoro per passare alla raccolta con misurazione puntuale con passaggio a tariffa. Ci sarà pertanto un soggetto cui farà capo sia l'Entrata della Tariffa che la spesa del servizio.

Risultato.
Escono dal mio bilancio la TARI e la spesa per il Servizio Raccolta rifiuti.
Il mio bilancio non ne soffre.
Ma la spesa corrente scende - e non di due soldi.

E' inutile che, a questo punto, mi dicono che "nell'ambito della autonomia finanziaria" io posso "compiere liberamente scelte che si traducano in una programmazione che bla bla bla".
Eccheccacchio! mica posso licenziare la gente, sono già sotto di due in pianta organica.
Non è che dire Autonomia risolve, anche un naufrago su un isola è "libero di fare ciò che vuole" ma fa soltanto ciò che puo'.

Buonanotte
giorgio
GIORGIO MARENCO
 
Messaggi: 488
Iscritto il: 05/01/2015, 10:01

Re: ho letto bene

Messaggioda GiovannaS » 08/06/2016, 12:52

Io vorrei capire, concretamente, cosa fate.
Vi adeguate alla pronuncia della corte dei conti, pertanto, niente incremento di risorse variabili nè assunzioni?
Cos'altro?
Da ciò che vedo io, prima di poter assumere, dovrei aspettare il 2018, ovvero il pensionamento del 10% del personale.
Ma si può?
GiovannaS
 
Messaggi: 156
Iscritto il: 12/01/2015, 12:48

Re: ho letto bene

Messaggioda Samuele77 » 08/06/2016, 14:58

Concordo con mcmurtry sul fatto che l'interpretazione data dalla Corte dei Conti non tradisce solo la ratio ma anche la lettera della norma.
Peraltro, dal 6 giugno abbiamo un argomento in più per ritenere ingiustificata l'interpretazione data dalla Corte dei Conti, vale a dire la sentenza n. 129/2016 della Corte costituzionale, con la quale la Consulta ha dichiarato illegittima la spending review del governo Monti che nel 2013 ha tagliato il fondo sperimentale di riequilibrio dei Comuni, costringendo gli stessi ad operare conseguenti tagli alle spese correnti. Se è illegittima la norma che impone un taglio al denominatore del famoso rapporto di incidenza, direi che non si regge più una norma (o un'interpretazione...) che impone un tetto a quello stesso rapporto.
Per quanto riguarda il da farsi io mi attiverei a chiedere lumi a tutte le altre autorità statali che, a vario titolo, possono esprimersi sul punto, soprattutto Ragioneria Generale dello Stato e Funzione Pubblica. Chissà che un afflusso massiccio di interpelli non contribuisca a smuovere il Governo perché intervenga con un'iniziativa legislativa...
Samuele77
 
Messaggi: 549
Iscritto il: 28/03/2015, 10:29

Re: ho letto bene

Messaggioda mcmurtry » 09/06/2016, 9:01

Per rispondere sia a GiovannaS che a Samuele77.

Noi al momento stiamo aspettando. Nel frattempo abbiamo richiesto un parere alla sezione regionale di controllo circa il fatto che il mancato rispetto della riduzione del rapporto infici anche la possibilità di integrare i fondi per la contrattazione decentrata (la sezione delle Autonomie di questo non ne parla mai).

Nell'attesa del pronunciamento abbiamo interessato della questione l'Anci nazionale, l'Anci regionale e l'Ifel, giusto con l'intento di dare il massimo risalto al problema
mcmurtry
 
Messaggi: 997
Iscritto il: 07/01/2015, 13:23

Re: ho letto bene

Messaggioda GiovannaS » 09/06/2016, 9:02

C 'è un parere fresco sull'incremento dei fondi. Anch'io ho questo problema:

Il Sindaco del Comune di San Giovanni in Marignano ha inoltrato alla Corte dei Conti – sezione regionale di controllo per l’Emilia Romagna, una richiesta di parere con la quale chiede di sapere se il rapporto della spesa del personale sulla spesa corrente dell’anno preso in considerazione rispetto alla media del triennio 2011/2013, vada effettuato su valori omogenei, ossia applicando dei correttivi di calcolo nel rapporto fra spesa del personale e spesa complessiva, nell’ ipotesi di esternalizzazione di servizi.
Inoltre, nell’eventualità che l’ente rispetti solo la riduzione della spesa del personale in termini di valori assoluti ma non in termini di incidenza della spesa di personale sull’entità complessiva delle spese correnti, se sia possibile:
1. stanziare risorse incentivanti in relazione ai risparmi di razionalizzazione della spesa ex art. 16 commi 4 e 5, del d.l. 98/2011, nel limite del 50% dei risparmi certificati, quindi escludendo tale emolumento dai vincoli posti all’art. 40, comma 3-quinquiesl, del d.lgs. 165/2001;
2. procedere ad un interscambio fra dipendenti di pari profilo, ascritti alla medesima categoria ma non alla medesima posizione economica che incide nella spesa del personale limitatamente alle risorse stabili del fondo della contrattazione decentrata.
La Sezione, con deliberazione n. 49/2016/PAR del 30 maggio 2016, illustra il contenuto dei richiamati art. 1 comma 557 e 557-quater, della legge finanziaria per il 2007, nonché i principi individuati dalla Sezione delle Autonomie con deliberazione n.16/SEZAUT/2016/QMIG.
In sintesi, la summenzionata delibera affronta la prospettata eventualità di riduzione della spesa corrente in misura maggiore della contrazione della spesa di personale affermando, alla luce di un’interpretazione letterale della disciplina di legge, l’impossibilità di operare sul denominatore del rapporto neutralizzando talune voci di spesa, questo in mancanza di norme espresse che lo consentano.
Il Collegio, inoltre, ricorda che la Sezione delle Autonomie ha, altresì, puntualizzato che “proprio in materia di spesa del personale, il legislatore è intervenuto con espresse deroghe per escludere dal calcolo del tetto di spesa dell’art.1, comma 557, l. 296/2006, alcune fattispecie, come avvenuto con l’art.1, comma 424, della l.23 dicembre 2014 n.190, per la ricollocazione del personale delle Province o per modificare il parametro di riferimento come avvenuto con l’art.11, comma 4 ter, del d.l. n.90/2014 che, per i comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, applica, a decorrere dall’anno 2014 e per tutto il periodo dello stato di emergenza, come parametro per i vincoli alla spesa di personale di cui al comma 557 il riferimento alla spesa di personale dell’anno 2011”.
Dunque, come sottolinea la Sezione delle Autonomie, la conclusione assunta troverebbe conferma, sotto il profilo dell’interpretazione sistematica, con l’art. 6-bis del d.lgs.165/01, che impone alle amministrazioni, al momento di adottare la decisione di esternalizzare un servizio, di assumere le conseguenti misure di riduzione e rideterminazione della dotazione organica.
Ciò posto, pertanto, i Giudici emiliani ritengono che, alla luce dei principi interpretativi, in mancanza di norme espresse che lo consentano, non risultano percorribili le opzioni (punto 1 e 2) prospettate dalla richiesta inoltrata dall’ente.
GiovannaS
 
Messaggi: 156
Iscritto il: 12/01/2015, 12:48


Torna a Personale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 45 ospiti

Paolo Gros

Esperienza come funzionario di un ente comunale. Tra gli ideatori e gestori del blog “Gli enti locali – Paolo Gros, Lucio Guerra e Marco Lombardi on web”.

Lucio Guerra

Responsabile Tributi e Informatica di una Unione di Comuni. Tra i gestori e moderatori del forum “Gli enti locali – Paolo Gros, Lucio Guerra e Marco Lombardi on web”.

Marco Sigaudo

Opera nel settore della PA da oltre 15 anni, l’esperienza acquisita è confluita all’interno di Studio Sigaudo s.r.l., società che offre servizi ad ampio spettro all’Ente.