da francesco basten » 22/04/2015, 13:29
"una nota interna con la quale il sindaco comunica ad una compagnia telefonica di recedere da un contratto. io da consigliere non avevo mai vista quella nota, in quanto mai pubblicata."
1) correttamente non sarebbe il sindaco a comunicare il recesso da un contratto, ma il responsabile di servizio competente (ma se il comune è sotto i 5000 ab. può essere che il sindaco sia r.d.s.); c'è da dire che, essendo il sindaco legale rappresentante dell'ente, un giudice potrebbe prendere comunque per buona la firma;
2) essendo la "nota" (evidentemente non "interna", ma diretta a soggetto esterno) un atto di natura contrattuale, in quanto diretto a risolvere un contratto in essere, è normale che non fosse pubblicata; in ogni caso dovrebbero essere pubblicate le determinazioni inerenti la "storia" del contratto in questione;
"e poi mi scusi, ma anche in virtù della trasparenza, mica solo perchè si è sindaco si può consegnare un atto ad un amico che poi lo pubblica. almeno doveva farsi fare una richiesta..bho.."
3) la "trasparenza" non vuol dire che tutto ciò che esiste dentro un comune è in libera visione di chiunque; ad esempio, appunto, i contratti non sono assoggettati a tale regime (ferma restando la facoltà dei consiglieri comunali di chiederli in visione o estrarne copia solo per ragioni inerenti lo svolgimento del proprio mandato);
4) più che un abuso d'ufficio potrebbe ipotizzarsi, ma solo dopo avere verificato se il documento possa rientrare in qualche modo nei "segreti d'ufficio" (intesi in senso tecnico), la «Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio» di cui all’art. 326, comma 1, c.p.;
5) in ogni caso è evidente l'inopportunità... ma questa non è perseguibile in modo semplice...