da lucio guerra » 22/03/2019, 13:40
Si pubblicano le risposte fornite dal Dipartimento delle Finanze ai quesiti posti dal Sole 24 ore su alcune misure contenute nella Legge di stabilità in occasione del convegno Telefisco svoltosi il 28 gennaio 2016
Canone concordato e dichiarazione Imu
Domanda:
La legge di stabilità per il 2016 prevede una riduzione dell'Imu e della Tasi pari al 25% relativamente agli immobili locati a canone concordato di cui alla legge n. 431 del 1998. La normativa non subordina l'accesso all'agevolazione alla presentazione della dichiarazione Imu, come nel caso degli immobili concessi in comodato. Tuttavia ad avviso dei Comuni sussiste l'obbligo di dichiarazione in quanto dalle informazioni fornite all'interno della sezione "Atti del registro" del Portale PuntoFisco (Anagrafe tributaria) non è possibile discriminare tra atti di locazione stipulati ai sensi della legge n. 431 del 1999 ed atti di locazione a libero mercato. Si chiede, pertanto, se i Comuni possano subordinare la concessione della nuova agevolazione alla presentazione della dichiarazione Imu.
Risposta:
Si richiama l’attenzione sulla circostanza, rappresentata nel paragrafo 1.3. “In quali casi si deve presentare la dichiarazione IMU” delle istruzioni approvate con D. M. 30 ottobre 2012, in cui si afferma il principio generale secondo il quale l’obbligo dichiarativo IMU sorge, tra l’altro, “solo nel caso in cui sono intervenute variazioni che non sono comunque conoscibili dal comune”.
Nelle stesse istruzioni, sempre al paragrafo 1.3, si chiarisce, altresì, che “Per i contratti di locazione e di affitto registrati precedentemente alla data del 1° luglio 2010, permane, invece, l’obbligo dichiarativo IMU, a meno che i relativi dati catastali non siano stati comunicati al momento della cessione, della risoluzione o della proroga del contratto, ai sensi dello stesso art. 19 del D. L. n. 78 del 2010”.
In questo caso quindi il contribuente, salva l’eccezione appena menzionata, è comunque tenuto alla presentazione della dichiarazione IMU.
Nel caso in cui il contratto di locazione siano successivi a detta data, oppure si tratti di contratti precedenti per i quali sono stati comunicati i relativi dati catastali, come appena indicato, allora, considerato che dal Portale PuntoFisco, i comuni non possono verificare se i contratti sono stati stipulati ai sensi della legge n. 431 del 1999, i contribuenti sono tenuti ad adempiere all’obbligo dichiarativo.
Tale adempimento potrà essere eliminato solo nel momento in cui sarà realizzata un’integrazione dei servizi attualmente resi in cooperazione informatica, della quale verrà data la più ampia diffusione ai contribuenti al fine di esonerarli dall’obbligo dichiarativo.
Si ricorda che la dichiarazione IMU vale anche ai fini TASI.