Posto che il regolamento di economato dell'ente (che è inferiore a 10mila abitanti) prevede:
- un massimale per ogni singola spesa di € 250,00 iva esclusa
- spese di ufficio necessarie per soddisfare i fabbisogni correnti di piccola entità o urgenti degli uffici e servizi di competenza comunale, che debbano essere sostenute in contanti per ragioni di funzionalità immediata del bene o servizio richiesto in relazione alle esigenze di mantenimento e di funzionamento dei servizi erogati dall’ente, secondo le condizioni di pagamento richieste dai fornitori ed in base alla modesta entità dell’acquisto o della prestazione
Mi ritrovo a dover registrare l'impegno (e firmare la regolarità contabile) su un buono economale per l'acquisto di ben 80 risme di carta A4 (16 scatole) per un totale di € 245,00 presso un discount locale.
Ipotizzando che l'economo possa valutare tale buono come valido a fini del regolamento; da un punto di vista di regolarità contabile, a vostro parere tale buono potrebbe configurarsi come elusivo della normativa sugli acquisti?