In data 26 giugno, il Ministero dell’Economia ha approvato il decreto n. 52518 in materia di dimostrazione degli obiettivi programmatici del periodo 2015-2018. Il termine di scadenza per provvedere alla dimostrazione è fissato a 45 giorni dalla pubblicazione del suddetto decreto in Gazzetta Ufficiale (pubblicazione ancora in corso attualmente).
La comunicazione dovrà essere effettuata esclusivamente tramite l’apposito sistema web
http://pattostabilitainterno.tesoro.it/ ed eventuali variazioni o rettifiche potranno essere realizzate, utilizzando lo stesso canale, tassativamente entro il 31 dicembre 2015. In caso di omessa comunicazione sono previste apposite sanzioni.
I prospetti a disposizione degli enti locali sono diversificati per i Comuni (OB/15/C) e per le Province e le Città metropolitane (OB/15/PCm), in considerazione del fatto che solo ai primi è consentito sottrarre all’obiettivo l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità.
Dunque, il percorso da attuare per i Comuni è il seguente:
• Partire dall’obiettivo reso noto nell’allegato al decreto Enti Locali
• Detrarre all’obiettivo di cui sopra l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità
• Scomputare gli spazi finanziari ottenuti
• Considerare le rimodulazioni derivanti dall’applicazione dei patti di solidarietà
Il percorso da attuare per le Province e le Città metropolitane, invece, è il seguente:
• Partire dalle spese correnti impegnate nel periodo 2010-2012
• Applicare le percentuali definite dalla Legge di Stabilità 2015, ossia il 17,20% per il 2015 e il 18,03% per le annualità successive
• Scomputare le riduzioni subite dei trasferimenti
• Considerare le rimodulazioni derivanti dall’applicazione dei patti di solidarietà
Infine, per i Comuni il cui obiettivo non è stato definito dal decreto Enti Locali, il percorso da attuare è il seguente:
• Partire dalle spese correnti impegnate nel periodo 2010-2012
• Applicare le percentuali definite dalla Legge di Stabilità 2015, ossia l’8,60% per il 2015 e il 9,15% per le annualità successive
• Scomputare gli spazi finanziari
• Considerare le rimodulazioni derivanti dall’applicazione dei patti di solidarietà
Per concludere, è doveroso segnalare che per le dieci Città metropolitane non considerate enti di nuova istituzione l’obiettivo di saldo finanziario di riferimento dovrà essere quello stabilito per le Province a cui subentrano.
Fonte: Studio Sigaudo