Piccoli ordini.

Piccoli ordini.

Messaggioda manuela1965 » 15/02/2016, 17:56

Non ci sarebbe un'altra soluzione al posto di dover fare la determina, per piccoli acquisti o lavori?
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Re: Piccoli ordini.

Messaggioda Andrea74 » 15/02/2016, 18:12

Basta disciplinarla nel regolamento di economato.
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Re: Piccoli ordini.

Messaggioda manuela1965 » 16/02/2016, 16:06

Lo so, ma l'economa è una tipa!!

Stavo pensando ad esempio:

Acquisisco preventivo, lo confermo con ordine sottoscritto, e utilizzo l'ordine come documento valido per impegnare la spesa, senza dover fare apposita determina.
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Re: Piccoli ordini.

Messaggioda iena » 16/02/2016, 17:04

Secondo me basta che fai una determina a favore dell'economa con cui prenoti genericamente una data somma pari ad esempio a 100, popi con relativi buoni di spesa chiedi all'economa di procedere all'acquisto del necessario (poi l'acquisto materialmente lo fai te) e l'economa ti restituisce la spesa dietro presentazione di regolare scontrino con indicato il dettaglio dell'acquisto. Evita di farti fare fatture perchè comlichi non poco la gestione all'economo per lo split payment.
Le spese economali sono tuttavia un'eccezione non la regola
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Re: Piccoli ordini.

Messaggioda Andrea74 » 16/02/2016, 18:23

manuela1965 ha scritto:Lo so, ma l'economa è una tipa!!

Stavo pensando ad esempio:

Acquisisco preventivo, lo confermo con ordine sottoscritto, e utilizzo l'ordine come documento valido per impegnare la spesa, senza dover fare apposita determina.


Le modalità di assunzione dell'impegno sono quelle previste dal TUEL e non sono fra le norme derogabili dal regolamento di contabilità (art. 152).
A mio avviso, se non mi sfugge qualcosa, l'unica alternativa è il servizio economale che è l'eccezione espressamente prevista dallo stesso TUEL.
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Re: Piccoli ordini.

Messaggioda SOLVECOAGULA » 17/02/2016, 11:19

manuela1965 ha scritto:Lo so, ma l'economa è una tipa!!

Stavo pensando ad esempio:

Acquisisco preventivo, lo confermo con ordine sottoscritto, e utilizzo l'ordine come documento valido per impegnare la spesa, senza dover fare apposita determina.


L'ordinativo deve essere posteriore all'impegno.
Art. 191 TUEL: La comunicazione dell'avvenuto
impegno e della relativa copertura finanziaria, riguardanti le
somministrazioni, le forniture e le prestazioni professionali, e'
effettuata contestualmente all'ordinazione della prestazione con
l'avvertenza che la successiva fattura deve essere completata con gli
estremi della suddetta comunicazione.


Il servizio economale (ma non sono un'esperto) prevede comunque un impegno a monte, nonchè l'emissione di un buono giustificativo da parte del Responsabile, anch'esso prima dell'ordinativo.
A me sembra che il servizio economale rappresenti si un'eccezione per alcuni aspetti, ma non sulla logica autorizzatoria, che è anche in questo caso preventiva all'ordinativo.

O no?
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Re: Piccoli ordini.

Messaggioda Andrea74 » 17/02/2016, 15:52

Certo l'impegno è assunto a monte. Il regolamento può disciplinare il "come".
Da me l'ufficio che deve fare la spesa emette un ordine di acquisto economale, che fa le funzioni della determina nella modalità ordinaria, sulla base del quale l'economo verifica la disponibilità di bilancio e registra l'impegno. L'ufficio ordinante poi fa l'acquisto presso il fornitore (autorizzato come sopra) e l'economo provvede al pagamento con apposito buono a valere sul fondo economale.
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Re: Piccoli ordini.

Messaggioda SOLVECOAGULA » 17/02/2016, 17:12

Si, come appunto dici, il buono permette di bypassare l'atto amministrativo in senso proprio della determinazione.
Non invece di invertire la consecutio impegno/ordinativo... il secondo non può essere mai un "documento valido per impegnare la spesa", come (forse per semplice lapsus) scriveva la collega manuela1965. Non può esserlo perchè dev'essere consecutivo.

Tutto qua.

Saluti.
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