lucio guerra ha scritto:ritengo che la cosa migliore sia creare tanti uffici per quanti "centri di spesa" ci sono nel comune, indicare come canale telematico la PEC ed inserire la stessa PEC (quella istituzionale collegata la registro di protocollo informatico) per tutti gli uffici/centri di spesa
in questo modo il punto di partenza e arrivo della fattura è uguale per tutti (la pec istituzionale) ma al momento della acquisizione del file xml nella procedura di ragioneria, le fatture potranno essere "smistate/accanciate" all'ufficio di riferimento
questo è il mio pensioero e coì ho fatto ., poi vedremo nella pratica se funziona
In pratica il protocollo agirebbe come un server, dal quale gli uffici interessati possono scaricare le fatture di competenza. Giusto? Quindi il codice univoco dell'ente resterebbe (per esempio) ABCD8E. A questo si aggiungerebbero ABCD8E_ECO (economato), ABCD8E_VIAB1, ABCD8E_PRCIV, ecc., che potrebbero "catturare" il flusso di dati e trasmetterlo per il visto di regolarità contabile che dopo averlo vistato (con la firma digitale a questo punto), sarebbe pronto per il pagamento che potrà avvenire tramite economato con i fondi economali, o con dispositivo di pagamento se il provvedimento originario scaturisce da una determina. In tal modo, se gli uffici preposti rispettano le procedure, i tempi di pagamento potrebbero ridursi a max 48 ore lavorative. Potrebbe essere così?
I fornitori, a questo punto dovrebbero conoscere codice e sottocodice.