Programmare ma non troppo

Programmare ma non troppo

Messaggioda GIORGIO MARENCO » 26/07/2016, 10:36

Copio da un articolo del Sole XXIV ORE

L'articolo 9 del decreto enti locali attualmente in lettura al Senato reca un oggetto programmatico molto ambizioso: «Prospetto verifica pareggio di bilancio e norme sul pareggio di bilancio atte a favorire la crescita». Infatti con questo articolo si limita l'obbligo di pareggio di bilancio per il 2016 per regioni, province autonome, città metropolitane e province alla sola sede del rendiconto. Quindi si prevede che per il 2016 questi enti conseguano il saldo di pareggio di bilancio solo in sede di rendiconto, e non in sede di bilancio di previsione. Inoltre, sempre limitatamente al 2016, gli stessi enti non sono tenuti ad allegare il prospetto contenente le previsioni triennali ai fini della verifica del rispetto del saldo di pareggio.

Se ne ricava che il Bilancio di regioni, provincie, città NON è autorizzatorio? oppure è "un po' autorizzatorio": perchè prevedi degli importi ma devi garantire un risultato che gli importi stanziati non garantiscono.
Insomma, parafrasando San Filippo Neri: "Pareggiate se potete".
E mi raccomando Comuni perchè voi, invece, entro il 31 luglio voi dovete programmare con attenzione anche il 2019.

La Candid Camera dei Deputati (perchè deve essere uno scherzo, non ci credo che facciano norme veramente così) non finisce mai di stupirci... ora però non è più divertente. Finiamola ragazzi..
Buonanotte
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Re: Programmare ma non troppo

Messaggioda manuela1965 » 26/07/2016, 13:36

GIORGIO MARENCO ha scritto:Copio da un articolo del Sole XXIV ORE

L'articolo 9 del decreto enti locali attualmente in lettura al Senato reca un oggetto programmatico molto ambizioso: «Prospetto verifica pareggio di bilancio e norme sul pareggio di bilancio atte a favorire la crescita». Infatti con questo articolo si limita l'obbligo di pareggio di bilancio per il 2016 per regioni, province autonome, città metropolitane e province alla sola sede del rendiconto. Quindi si prevede che per il 2016 questi enti conseguano il saldo di pareggio di bilancio solo in sede di rendiconto, e non in sede di bilancio di previsione. Inoltre, sempre limitatamente al 2016, gli stessi enti non sono tenuti ad allegare il prospetto contenente le previsioni triennali ai fini della verifica del rispetto del saldo di pareggio.

Se ne ricava che il Bilancio di regioni, provincie, città NON è autorizzatorio? oppure è "un po' autorizzatorio": perchè prevedi degli importi ma devi garantire un risultato che gli importi stanziati non garantiscono.
Insomma, parafrasando San Filippo Neri: "Pareggiate se potete".
E mi raccomando Comuni perchè voi, invece, entro il 31 luglio voi dovete programmare con attenzione anche il 2019.

La Candid Camera dei Deputati (perchè deve essere uno scherzo, non ci credo che facciano norme veramente così) non finisce mai di stupirci... ora però non è più divertente. Finiamola ragazzi..
Buonanotte


Che abbiano magari capito l'inutilità del bilancio di previsione?
No, troppa grazia.
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Re: Programmare ma non troppo

Messaggioda SOLVECOAGULA » 26/07/2016, 14:58

Si troppa grazia.

Hanno invece capito che sui piccoli si sperimenta, si pretende, si impone. Sui grandi anche, salvo che con le loro strutturone non ce la fanno (ovvio, non hanno il Responsabile P.O. suicida pronto a divorziare e a essere disconosciuto dai figli), e essendo dotati di lobbies sufficientemente forti:
- partono con l'armonizzata un anno dopo grazie a norme speciali e disarmonizzate (e quindi, a mio avviso, anticostituzionali, o altrimenti qualcuno mi spieghi cosa significa che il coordinamento della finanza pubblica è di potestà esclusiva dello Stato)
- ora questa del pareggio si, ma anche no
- poi sarà quella del vedete se potete, ma soprattutto se volete.

Esatto, non è divertente.
SOLVECOAGULA
 
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Re: Programmare ma non troppo

Messaggioda GIORGIO MARENCO » 26/07/2016, 16:28

SOLVECOAGULA ha scritto:Si troppa grazia.

Hanno invece capito che sui piccoli si sperimenta, si pretende, si impone. Sui grandi anche, salvo che con le loro strutturone non ce la fanno (ovvio, non hanno il Responsabile P.O. suicida pronto a divorziare e a essere disconosciuto dai figli), e essendo dotati di lobbies sufficientemente forti:
- partono con l'armonizzata un anno dopo grazie a norme speciali e disarmonizzate (e quindi, a mio avviso, anticostituzionali, o altrimenti qualcuno mi spieghi cosa significa che il coordinamento della finanza pubblica è di potestà esclusiva dello Stato)
- ora questa del pareggio si, ma anche no
- poi sarà quella del vedete se potete, ma soprattutto se volete.

Esatto, non è divertente.


Alchimie giuridico contabili. E se ti firmi Solvecoagula dovresti pure apprezzarle :D
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Re: Programmare ma non troppo

Messaggioda SOLVECOAGULA » 27/07/2016, 10:13

GIORGIO MARENCO ha scritto:
SOLVECOAGULA ha scritto:Si troppa grazia.

Hanno invece capito che sui piccoli si sperimenta, si pretende, si impone. Sui grandi anche, salvo che con le loro strutturone non ce la fanno (ovvio, non hanno il Responsabile P.O. suicida pronto a divorziare e a essere disconosciuto dai figli), e essendo dotati di lobbies sufficientemente forti:
- partono con l'armonizzata un anno dopo grazie a norme speciali e disarmonizzate (e quindi, a mio avviso, anticostituzionali, o altrimenti qualcuno mi spieghi cosa significa che il coordinamento della finanza pubblica è di potestà esclusiva dello Stato)
- ora questa del pareggio si, ma anche no
- poi sarà quella del vedete se potete, ma soprattutto se volete.

Esatto, non è divertente.


Alchimie giuridico contabili. E se ti firmi Solvecoagula dovresti pure apprezzarle :D


Da un punto di vista meccanicistico-bio(socio)logico di un ridicolo accadere umano magari anche si.

Dall'altro, quello di persona chiamata a gestire la follia della pioggia di schegge di logica, ormai esplosa in mille frammenti da raccogliere e mettere a coerenza, per fare sì che tutto cambi affinchè nulla cambi, ovviamente apprezzo molto meno.

Se poi c'è qualcuno che riesce ancora a (sop)portare tutto quanto sopra in un bagaglio personale di arricchimento (diciamo professionale, ma non solo), da un lato posso ammirarlo, dall'altro ho sempre come l'impressione che si tratti di persona che di una "malattia" ha fatto (un po' darwinistico come incipit) un fattore di sopravvivenza.

Spesso, comunque, dell'andare con la corrente, seppur folle, non v'è nemmeno la possibilità minimale, nemmeno se si vuole, v'è una misura in tutto, comunque, un limite massimo in tutto. Ed è questo che si è superato. Anche aldilà del discorso sopportazione - non sopportazione (che può essere individuale, quindi lo lascio da parte), il giorno ha 24 ore. O lo allungano con legge, oppure...
Chi riesce a andare ancora avanti sta sottoscrivendo solo il proprio suicidio che invece che oggi avverrà domani (non parlo solo degli addetti ai lavori, anche dei Sindaci e della compagine politica). Va bene, ma ... non è tutta sta gran conquista. Adeguarsi sempre è un'abilità, ma quando non hai più forma, non sei nulla.
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Re: Programmare ma non troppo

Messaggioda michela di colandrea » 29/07/2016, 14:16

che gran sintesi!!!
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Re: Programmare ma non troppo

Messaggioda manuela1965 » 29/07/2016, 14:35

Chi lo capisce è bravo.
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