Progressione verticale

Progressione verticale

Messaggioda OrnellaL » 25/11/2016, 11:50

Buongiorno. Vi pongo 2 domande:
1) esiste una via legislativa per la progressione verticale? Io lavoro in un Comune della Sardegna. Ho concorso nel 1992 per diplomati e nel 1996 ho conseguito con molti sacrifici la laurea in Economia e Commercio. Attualmente sono in C5 perché mi dicono sempre che non sono ammesse le progressioni verticali!? Io vorrei la D e il riconoscimento della laurea.
2) Anzi si prospetta il mio spostamento al protocollo finora gestito da categorie B con l'assistenza di una C1. Ok alla collaborazione. Mi sta bene. Perchè a me interessa il buon funzionamento dell'ente. Ma qui ci sono altri colleghi con categoria inferiore alla mia. Perché proprio io? Secondo voi non è un demansionamento?
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Re: Progressione verticale

Messaggioda OrnellaL » 25/11/2016, 13:30

Nessuno mi può dare una consulenza?
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Re: Progressione verticale

Messaggioda Samuele77 » 27/11/2016, 12:43

Mi dispiace per la sua situazione personale, ma le progressioni verticali effettivamente non esistono più dal 2009, vale a dire da quando la riforma Brunetta (d. lgs. 150/2009) le ha abolite in quanto incompatibili con la regola costituzionale secondo la quale agli impieghi pubblici si accede tramite concorso pubblico (art. 97 Cost.). Dato che il C e il D sono posizioni lavorative diverse (allo stesso modo per cui sono posizioni lavorative diverse il D e il dirigente), la Costituzione vuole che a ciascuna di queste posizioni si acceda solamente mediante concorso pubblico. L'unico "privilegio" per gli interni è quello previsto dalla seguente disposizione (art. 52 d. lgs. 165/2001):
"Le progressioni fra le aree [negli enti locali, tra categorie] avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso".
Chiaramente per prevedere una riserva, il concorso deve prevedere la copertura di almeno 2 posti.
Se poi ritiene di essere stata demansionata (nel senso di essere stata assegnata in modo permanente a funzioni che nel suo ente sono proprie della categoria B), ha tutti i motivi per tutelarsi nelle sedi opportune.
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Re: Progressione verticale

Messaggioda OrnellaL » 28/11/2016, 11:40

Grazie.
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Re: Progressione verticale

Messaggioda ragioneria81 » 30/11/2016, 22:05

OrnellaL ha scritto:Buongiorno. Vi pongo 2 domande:
1) esiste una via legislativa per la progressione verticale? Io lavoro in un Comune della Sardegna. Ho concorso nel 1992 per diplomati e nel 1996 ho conseguito con molti sacrifici la laurea in Economia e Commercio. Attualmente sono in C5 perché mi dicono sempre che non sono ammesse le progressioni verticali!? Io vorrei la D e il riconoscimento della laurea.
2) Anzi si prospetta il mio spostamento al protocollo finora gestito da categorie B con l'assistenza di una C1. Ok alla collaborazione. Mi sta bene. Perchè a me interessa il buon funzionamento dell'ente. Ma qui ci sono altri colleghi con categoria inferiore alla mia. Perché proprio io? Secondo voi non è un demansionamento?


Se può consolarla io sono laureato, sono entrato come categoria giuridica b3 nel 2005, svolgo una mansione non proprio da b dato che faccio tutta la ragioneria insieme al responsabile, sono l'economo comunale e la mia prospettiva di carriera è prossima allo zero...ah dimenticavo, ho solo 35 anni!
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Re: Progressione verticale

Messaggioda PAOLO1971 » 02/12/2016, 10:10

Confermo l'abrogazione delle progressioni verticali. Dal D.lgs. n. 150 in avanti l'unico modo concesso agli "interni" per progredire è quello di partecipare - per la quota di riserva eventualmente prevista - all'eventuale concorso bandito dall'amministrazione per il reclutamento dei almeno due unità.
l'art. 52 citato nel post precedente lascia alle amministrazioni che vogliono offrire possibilità di crescita ai propri dipendenti questa facoltà di riserva. Per partecipare, tuttavia, è necessario possedere gli stessi requisiti richiesti a colui che accede dall'esterno. L'assegno ad personam qualora, vincendo il concorso, dovessi "progredire" alla categoria superiore NON è più consentito, atteso che si tratta di nuova assunzione.
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Re: Progressione verticale

Messaggioda ragioneria81 » 29/06/2017, 13:51

c'è un barlume di speranza...

Art. 22, comma 15 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75
(Disposizioni di coordinamento e transitorie)
15. Per il triennio 2018-2020, le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità
interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la
progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di
studio richiesti per l’accesso dall’esterno. Il numero di posti per tali procedure selettive riservate
non può superare il 20 per cento di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni
consentite per la relativa area o categoria. In ogni caso, l’attivazione di dette procedure selettive
riservate determina, in relazione al numero di posti individuati, la corrispondente riduzione della
percentuale di riserva di posti destinata al personale interno, utilizzabile da ogni amministrazione
ai fini delle progressioni tra le aree di cui all’articolo 52 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Tali
procedure selettive prevedono prove volte ad accertare la capacità dei candidati di utilizzare e
applicare nozioni teoriche per la soluzione di problemi specifici e casi concreti. La valutazione
positiva conseguita dal dipendente per almeno tre anni, l’attività svolta e i risultati conseguiti,
nonché l’eventuale superamento di precedenti procedure selettive, costituiscono titoli rilevanti ai
fini dell’attribuzione dei posti riservati per l’accesso all’area superiore.
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Re: Progressione verticale

Messaggioda BOI.DIEGO » 30/06/2017, 11:27

Se puo' consolarti anche io sono un C1 dal 2007 e rimarrò C1 per sempre credo (nemmeno una progressione orizzontale) ed è proprio quello che piu' mi spaventa e cioè non avere alcun riconoscimento non solo economico ma anche professionale. E poi parlano di incentivare la meritocrazia e bla bla bla.
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Re: Progressione verticale

Messaggioda ragioneria81 » 30/06/2017, 12:25

BOI.DIEGO ha scritto:Se puo' consolarti anche io sono un C1 dal 2007 e rimarrò C1 per sempre credo (nemmeno una progressione orizzontale) ed è proprio quello che piu' mi spaventa e cioè non avere alcun riconoscimento non solo economico ma anche professionale. E poi parlano di incentivare la meritocrazia e bla bla bla.


L'Art. 22, comma 15 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 apre alle progressioni verticali...Spero si riesca a valorizzare il personale interno senza abusarne
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Re: Progressione verticale

Messaggioda ullifa » 30/06/2017, 15:39

Questo è uno dei numerosi problemi della pa. lavori male o lavori beni è lo stesso.

La riforma brunetta ha solo ingessato e formalizzato ulteriormente lo stato di cose.
Un PA sempre più anziana, con un grado di scolarizzazione più alto rispetto al passato (ma le statistiche non evidenziano la tua situazione), e con dipendenti altamente demotivati (ma le statistiche questo non lo dicono), in cui alcuni timbrano e vanno a fare il loro affari....

Quando si parla di personale si usa il termine "spesa" e non risorsa.
Questo è tutto dire, la Pa a breve imploderà.
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