da SOLVECOAGULA » 30/03/2020, 20:58
In pratica stiamo dicendo, da un lato, che a norma del D.L. n. 113/2016 (“Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio”, conv. L. n. 260/2016)in vigore dal 21 agosto 2016, è vietato assumere se non si approva il Bilancio nei termini del 31 dicembre, o, in caso di decreto di autorizzazione all'esercizio provvisorio e proroga a termine successivo, entro detto termine.
Pertanto secondo detta norma si potrebbe assumere in esercizio provvisorio, finchè non si è in ritardo con l'approvazione del Bilancio.
MA:
in esercizio provvisorio solo per dodicesimi a norma del 163 TUEL.
Mi perplime, e non poco, questo passaggio nella deliberazione 28/2020:
Ne deriva, dunque, la impossibilità di assumere spese, in costanza di esercizio provvisorio, al di là del limite dei dodicesimi, con la sola eccezione dei casi, tassativi, elencati dal predetto art. 163 comma 5, tra i quali non risulta annoverabile la tipologia di spesa di cui al parere in esame, non essendo la stessa riconducibile: ... ... b), non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi, attesa la pacifica frazionabilità in dodicesimi delle spese di personale;
La Corte dei Conti Campagna sembra non comprendere che non tutte le spese di personale sono pacificamente frazionabili come essa ritiene...
La frazionabilità si dovrebbe ricondurre non già ad una divisione dell'importo stipendiale e annessi e connessi per il numero 12, ma alla frazionabilità dell'utilizzo, alle dinamiche dell'utilizzo e al processo di utilizzo della prestazione lavorativa che deve tenere conto anche dei processi di inserimento, formazione, avviamento e sviluppo della risorsa personale assunta che non hanno nè possono avere un andamento costante nel tempo.
La Corte dei Conti sembra ragionare come se la prestazione sia un flusso d'acqua costante attraverso un rubinetto, e pertanto divisibile per mesi. Sembra un esercizio di quelli da rudimenti di aritmetica ragioneristica, il calcolo proporzionale e inversamente proprozionale, diciamo da 5a elementare / 1a media, con uova, farina e quante torte uno ne possa fare se si raddoppiano, trplicano, o viceversa dimezzano o dividono per 12 le quantità variabili indipendenti.
E' una visione fordistica, direi tayloristica che non ha nessun nesso con la realtà, a meno che non parliamo di prestazioni manuali uguali giorno per giorno e pertanto moltiplicabili per 30 giorni, frazionabili nell'utilizzo, indi per cui forse impegnabili in parti uguali, come se fosse un gran salame divisibile a pezzi col coltello. Ma buona parte delle prestazione acquistate con un contratto o l'altro non è così.
E' manifestamente ovvio invece che l'inserimento di personale in processi, di cui molti configurabili oltre l'orizzonte mensile, non consente una logica di frazionabilità, se non limitatamente all'aspetto numerico - costo annuale, diviso per 12 in parti mensili, aspetto che però spesso nulla ha a che fare con l'intensità dell'utilizzo, il senso dell'utilizzo, ma soprattutto la necessità e la concreta possibilità di utilizzo che non vanno affatto in parallelo con la maturazione finanziaria dello stipendio diciamo giorno per giorno.
Anzi, l'accondiscendere a tale logica significherebbe danno per l'Ente, dovendo ogni volta/mese riiniziare da capo, magari non con la stessa persona, quasi a privilegiare una logica sisifica a quella efficientista, solo perchè la prima più rispetta la contabilità finanziaria dell'esercizio provvisorio ex art. 163.
Come se non fosse che spesso si attinge - soprattutto al lavoro flessibile - proprio per far sopravvivere il Comune in periodi in cui non è possibile andare avanti se non proprio attraverso assunzioni all'insegna del minimo indispensabile per non affondare.
A questo punto, se dobbiamo seguire la Corte dei Conti Campagna, chiudiamo.
Da me si è assunto lavoro flessibile nel 2020 in esercizio provvisorio (anche io in esecuzione di programmi assunzionali assunti nel 2019), a fronte di una impossibilità programmatoria (fino a dicembre 2019), durata parecchi anni, per motivi esterni all'Ente.... non è certo responsabile l'Ente di essersi trovato in esercizio provvisorio (non sto a spiegare i dettagli), bensì i rapporti di finanza pubblica fra Ente, Regione, Stato.
Non vedo l'ora di essere chiamato dalla Corte dei Conti a spiegare i perchè e i percome di TUTTO il quadro che ha portato a certe scelte, e non solo la domanda se un tempo determinato si può dividere e impegnare in 12 come il salame.
Ma per piacere.